ASIA/INDIA - Le Suore Francescane Missionarie di Maria chiedono la fine delle violenze sui dalit in Tamil Nadu

mercoledì, 23 luglio 2008

Pondicherry (Agenzia Fides) – La violenza e le discriminazioni contro i dalit, gli “intoccabili”, al di fuori del sistema delle caste che tuttora regola la società indiana (pur se formalmente abolito) sono forti e intollerabili. Lo afferma suor Josephine Gertrude, della suore Francescane Missionarie di Maria, che risiede con la sua comunità nella città di Udumalpet, in Tami Nadu, stato del Sud dell’India.
Le religiose si dedicano allo sviluppo economico, alla promozione umana e all’istruzione di dalit e tribali, emarginati dalla società e al di fuori di ogni fondamentale servizio sociale, a partire dalla quello scolastico. I dalit dell’area, raccontano all’Agenzia Fides le religiose, si dedicano soprattutto al lavoro agricolo.
La comunità di almeno 80 famiglie dalit dell’area vive in condizioni di reale emarginazione: non può accedere a molti negozi e servizi commerciali, come luoghi e istituti pubblici, templi. “Ciò accade sebbene in India esistano provvedimenti di legge specifici per ribadire l’uguaglianza e le pari opportunità che vanno riservate ai dalit”, sottolinea suor Josephine. La comunità dalit ha subito anche intimidazioni e aggressioni: di recente oltre 200 uomini sono entrati nel quartiere dove vivono le famiglie dalit armati di bastoni e coltelli, percuotendo e ferendo uomini, giovani, donne e bambini, senza alcuna distinzione.
Secondo le religiose, questi gravi incidenti, che violano i diritti umani, sono rimasti del tutto impuniti e ciò rafforza il clima di ostilità e le pretese di quanti intendono mantenere la discriminazione sociale, nonostante gli appelli rivolti alla polizia.
“Le evidenti violazioni dei diritti umani impediscono un’autentica fratellanza”, notano le religiose, che si appellano alla pari dignità di ogni essere umano. “Non ci sono pari opportunità per istruzione e occupazione: come possono i dalit integrarsi? Come è possibile tollerare queste palesi discriminazioni e tali pregiudizi?”, si chiedono le religione appellandosi alle istituzioni civili e alle Ong.
Le religiose francescane, come molte altre comunità cattoliche continueranno a impegnarsi per la promozione sociale dei dalit e per la giustizia e l’uguaglianza di tutti i cittadini nella società indiana.
(PA) (Agenzia Fides 23/7/2008 righe 27 parole 274)


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