AMERICA/STATI UNITI - Riforma dell’immigrazione e contributo della Chiesa tra i temi principali della Conferenza Nazionale su “Migrazione 2008"

giovedì, 17 luglio 2008

Washington (Agenzia Fides) - La ricerca di una riforma ampia sul tema dell'immigrazione sarà uno dei temi principali della Conferenza Nazionale su “Migrazione 2008”, che avrà luogo dal 28 al 31 luglio a Washington (Stati Uniti).
“Il tema dell’immigrazione è una delle preoccupazioni più controverse che si trovi ad affrontare il nostro Paese”, ha affermato Kevin Appleby, Direttore dei temi di politica migratoria della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB). “La conferenza esaminerà il tema in profondità, con la speranza di comunicare ai partecipanti alla Conferenza maggiori informazioni sul tema e su come la Chiesa può contribuire positivamente al dibattito nazionale”.
Nel suo discorso di apertura, il 28 pomeriggio, il Cardinale Roger Mahony, Arcivescovo di Los Angeles, presenterà l’attuale dibattito nazionale sull’immigrazione ed offrirà ai partecipanti un progetto per partecipare al dibattito e creare la volontà politica per realizzare una riforma ampia sull’immigrazione. Il professor Marcelo Suárez-Orozco, esperto di immigrazione internazionale all’Università di New York, offrirà una presentazione dettagliata sui modelli migratori globali e le loro cause, ipotizzando un vincolo tra questi e la situazione attuale negli USA.
Martedì 29 luglio, la Sottosegretaria all’immigrazione e alle dogane del Dipartimento di Sicurezza Interna, Julie Myers, parlerà e risponderà alle domande dei partecipanti sulle recenti retate migratorie in tutto il Paese. Nel pomeriggio, ci saranno diversi laboratori su immigrazione e necessità di riforma. In due laboratori consecutivi – “Ritorno al futuro: strategie per una riforma migratoria ampia” e “Ritorno al futuro: riforma migratoria e messaggio” - si valuteranno le lezioni apprese dal fallimento della riforma del 2007 e i passi necessari per cercare di elaborare nuove riforme per il 2009 e gli anni successivi. Il secondo laboratorio esaminerà i messaggi appropriati per avere influenza sui cattolici ed su altri, e per respingere la retorica anti-immigrante usata spesso da coloro che si oppongono alla riforma. La campagna “Giustizia per gli immigrati”, iniziativa dei vescovi dell’USA per educare i cattolici sul fenomeno dell’immigrazione, offrirà un'accoglienza il martedì sera.
Quello stesso giorno, un altro laboratorio intitolato “Insegnamento cattolico e migrazione” esaminerà gli insegnamenti della Chiesa Cattolica come basi per la posizione cattolica sull’immigrazione. “Tutto il nostro lavoro sui temi dell’immigrazione è basato sull’insegnamento sociale cattolico. Questo insegnamento determina le cause che appoggiamo, le persone alle quali serviamo e la forma nella quale strutturiamo i nostri programmi”, ha spiegato Donald Kerwin, Direttore esecutivo di CLINIC (Catholic Legale Immigration Network, Inc.), organizzazione co-patrocinante dell’evento. A questo laboratorio prenderà parte anche Padre Daniel Groody, dell’Università di Notre Dame, autore di vari libri e filmati su immigrazione e morte nella frontiera e sui principi fondamentali della Dottrina sociale della Chiesa; Jill Gerschutz, della Conferenza Gesuita degli Stati Uniti, che applicherà quei principi al dibattito politico attuale; e Donald Kerwin, che parlerà sull’insegnamento cattolico circa le visioni contrarie al concetto di ‘nazionalità’, su cui è basato il dibattito sull’immigrazione.
La riforma migratoria sarà tema importante anche il 30 luglio, quando i partecipanti visiteranno i loro legislatori al Campidoglio.
Sono già circa 700 le persone, da varie parti del Paese, che si sono registrate per partecipare all’incontro organizzato da Migration and Refugee Services della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti e da CLINIC, ogni cinque anni. La Conferenza offrirà varie presentazioni su fede e immigrazione, mentre il Segretariato sulla Diversità Culturale nella Chiesa dell’USCCB offrirà vari laboratori su come dare il benvenuto e offrire cura pastorale a coloro che sono appena arrivati. (RG) (Agenzia Fides 17/7/2008)


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