VATICANO - Domenica del Mare 2008: tutelare le comunità di pescatori nel processo di globalizzazione, proteggere gli oceani e contrastare la pirateria

giovedì, 26 giugno 2008

Città del Vaticano (Fides) - La difesa delle comunità di pescatori di fronte ai processi di globalizzazione che investono anche il settore ittico, la salvaguardia ecologica degli Oceani per le future generazioni, il pericolo costituito in modo crescente dalla pirateria marittima, sono alcuni dei temi più significativi affrontati nel Messaggio per la Domenica del mare 2008, che si celebra il prossimo 13 luglio, dal Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti.
“La Domenica del mare – si afferma nel Messaggio firmato dal presidente del Pontificio Consiglio, il Cardinale Renato Raffaele Martino, e dal Segretario dello stesso dicastero, l’Arcivescovo Agostino Marchetto – è una giornata di preghiera e celebrazione per i marittimi, i pescatori, coloro che lavorano nei porti  e le loro famiglie. Per noi dell’Apostolato del Mare è, quindi, un’opportunità di rilevare le questioni che questi lavoratori devono quotidianamente affrontare nell’esercizio delle loro funzioni professionali e marittime, con impegno a sostenere i diritti umani, il commercio equo e la difesa dell’ambiente”.
Il Messaggio viene diffuso a un anno di distanza dal Congresso mondiale dell’Apostolato del Mare, svoltosi a Gdynia in Polonia nel 2007 (vedi Fides 2/7/2007; 5/9/2007). Nel testo si sottolineano alcuni dei temi e dei problemi che oggi in modo particolarmente urgente interessano quanti lavorano e vivono a diretto contatto con il mare. Il Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti afferma: “c’è un settore della professione marittima che pone ovunque gravi preoccupazioni, ed è quello della pesca. Le comunità di pescatori affrontano gli aspetti più negativi della globalizzazione e devono far fronte a problemi economici, sociali ed ecologici di proporzioni internazionali”. “L'apostolato del mare - prosegue il testo - deve, dunque, manifestare loro solidarietà  e intensificare l'impegno pastorale nei loro confronti, in quanto i prossimi anni saranno decisivi se vogliamo che gli oceani continuino a vivere, le comunità di pescatori sopravvivano e continuino a catturare quel pesce, che costituisce, finora, la fonte principale di proteine per milioni di persone”.
A questo proposito si ricordano alcune importanti affermazioni di Papa Benedetto XVI pronunciate durante il discorso tenuto alla Fondazione Centesimus Annus-Pro Pontifice lo scorso 31 maggio: “la grande sfida di oggi – spiegava allora il Papa – è globalizzare non solo gli interessi economici e commerciali, ma anche le attese di solidarietà”. In tal senso, proseguiva il Pontefice, è necessario che “al centro di ogni programmazione economica…ci sia sempre la persona, creata a immagine di Dio e da Lui voluta per custodire e amministrare le immense risorse del creato”.
Nel Messaggio si mette inoltre in luce il grave problema della pirateria definito come “altro fenomeno allarmante che va sempre più diffondendosi. In talune parti del mondo, tale flagello costituisce una vera minaccia per la sicurezza delle navi e degli equipaggi. L'Apostolato del Mare, deve, pertanto, sostenere tutte le iniziative della comunità internazionale e delle autorità locali, destinate a combattere questo pericolo”.
Infine il Messaggio ringrazia “i cappellani, gli operatori pastorali, i volontari attivi nell’Apostolato del Mare, che si dedicano ad accogliere ed offrire un servizio pastorale e materiale a tutti i marittimi, qualunque sia la loro razza, o il credo, o l’opinione politica. Il grande numero di laici che lavorano su base volontaria nelle nostre cappellanie, nonché la formazione permanente che, in moltissimi luoghi, continua a portare frutti, sono due grandi forze su cui il nostro Apostolato può contare”. (Mtp) (Agenzia Fides 26/6/2008)


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