AMERICA/STATI UNITI - Giornata mondiale contro la droga: l’Afghanistan resta leader della produzione di oppio a livello mondiale, mentre cresce la pericolosità della cannabis e delle nuove droghe

mercoledì, 25 giugno 2008

New York (Agenzia Fides) - “La droga controlla la tua vita? La tua vita. La tua comunità. Non c’è posto per la droga”. E’ questo lo slogan con il quale l’agenzia delle Nazioni Unite contro il traffico di stupefacenti Unodc (United Nations office on drug and crime) celebra il 26 giugno la Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico di droghe. Uno slogan che è stato scelto per un intero triennio, dal 2007 al 2009, a simboleggiare una continuità nell’azione di contrasto alla diffusione delle droghe a livello mondiale. Ognuno di questi tre anni tuttavia è stato è stato focalizzato su un aspetto specifico della questione:  nel 2007 sull’abuso di droga, nel 2008 sulla coltivazione e produzione di droga, e nel 2009 sul traffico illecito di droga.
Fra i maggiori produttori in assoluto di stupefacenti vi è, ancora oggi, l’Afghanistan. E’ di origine afgana infatti circa il 92% dell’eroina prodotta nel mondo attraverso la coltivazione di papaveri d’oppio diffusa nel Paese. Un dato particolarmente grave e confermato in questi giorni da  Antonio Maria Costa, responsabile dell’Unodc. Secondo il rappresentante delle Nazioni Unite, nel solo 2007 i guerriglieri talebani hanno incassato 100 milioni di sterline, pari a 120 milioni di euro,dalle coltivazioni di oppio. Un altro aspetto risulta particolarmente grave sotto questo profilo: i contadini afgani infatti  versano una sorta di tassa del 10% ai talebani nelle aree sotto il loro controllo. La produzione di oppio in Afghanistan ha fruttato complessivamente 1 miliardo di dollari lo scorso anno.
Le condizioni climatiche che hanno colpito in modo significativo l’agricoltura di tanta parte dell’Asia hanno avuto poi conseguenze anche sulle piantagioni in Afhganistan; quest’anno infatti il raccolto, a causa della siccità, di alcune infestazioni e di maggiori controlli nel nord e nell'est del Paese sarà leggermente inferiore, tuttavia non in modo clamoroso da far intravedere un’inversione di tendenza ha tenuto a precisare Antonio Costa. L'Afghanistan – secondo le Nazioni Unite – nel 2006 ha prodotto 8mila tonnellate di oppio, mentre la media della domanda degli ultimi anni è stata di circa 4mila tonnellate di oppio. Il surplus viene immagazzinato e protetto dalle organizzazioni criminali in attesa di poter essere successivamente rovesciato sul mercato.
Su un piano generale, l’Unodc sottolinea quali sono le tipologie di droghe sottoposte al controllo internazionale in base ai trattati multilaterali sulla droga – che interessano quindi diversi Stati – e che costituiscono l’ossatura del sistema internazionale del controllo della droga. Queste droghe illegali includono anfetamine tipo stimolanti (ATS), coca/cocaina, cannabis, allucinogeni, oppiacei e sedativi ipnotici. Quasi 200 milioni di persone fanno uso di queste droghe in tutto il mondo. Cannabis - marijuana, hashish e THC sono ai primi posti con 162 milioni di consumatori. ATS – anfetamine, metanfetamine, ecstasy, metcatinone – seguono con 35 milioni di consumatori. Complessivamente, circa 16 milioni di persone usano sedativi - oppio, morfina, eroina, narcotici sintetici - e circa 13 milioni di persone usano cocaina. L’uso di cocaina in Europa Occidentale è un dato particolarmente preoccupante, dal momento che il suo consumo sta raggiungendo livelli allarmanti. La cannabis, coltivata e consumata in tutto il mondo, sta cambiando. La potenza della droga è cresciuta negli ultimi anni e ci sono indicazioni che i rischi per la salute mentale in relazione all’uso della cannabis siano stati sottostimati. I livelli di uso di narcotici lungo le vie del traffico che hanno origine in Afghanistan, il primo produttore mondiale di oppio, sono i più alti ovunque. Anche l’uso di ATS in Asia costituisce un problema crescente e invasivo. Ormai  dieci anni fa, le Nazioni Unite, con la sessione speciale dell’Assemblea Generale dedicata al  problema mondiale della droga del 1998, affermavano:  “ Le droghe distruggono vite e intere comunità, mettono a repentaglio lo sviluppo umano sostenibile e generano criminalità. Le droghe colpiscono tutti i settori della società in tutti i paesi; in particolare, l’abuso di droga colpisce la libertà e lo sviluppo dei giovani, la risorsa più preziosa del mondo”. 
Organizzazioni ecclesiali e moltissime associazioni cattoliche sono da tempo impegnate in prima fila nella lotta contro la diffusione della droga fra i giovani. Papa Benedetto XVI, nel corso del suo viaggio in Brasile, il 12 maggio 2007 pronunciò parole durissime contro chi spacciava stupefacenti: “Il Brasile – affermò nell’occasione il Pontefice - possiede una statistica delle più rilevanti per ciò che riguarda la dipendenza chimica delle droghe e degli stupefacenti, e l'America latina non resta indietro. Perciò dico a coloro che commerciano con la droga che riflettano sul male che stanno facendo a una moltitudine di giovani e adulti di tutti gli strati sociali: Dio chiederà loro conto di ciò che hanno fatto. La dignità umana non può essere calpestata in questo modo. Il male provocato, spiega, riceve la medesima riprovazione che Gesù espresse per coloro che scandalizzavano i più piccoli, i preferiti di Dio”. (Mtp) (Agenzia Fides 25/6/2008)


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