ASIA/TURCHIA - “In un clima di ecumenismo e dialogo la Chiesa turca apre domani, 21 giugno, l’Anno di San Paolo”: a colloquio con l’Agenzia Fides il Segretario della Conferenza Episcopale della Turchia

venerdì, 20 giugno 2008

Istanbul (Agenzia Fides) – “Il clima che si respira alla vigilia dell’imminente apertura dell’Anno Paolino in Turchia è buono. Siamo cautamente ottimisti. Vi sono tutti i migliori presupposti: speriamo sia un’opportunità per vivere la fede cristiana, in comunione ecumenica e in dialogo con il mondo musulmano”. È quanto ha detto in un colloquio con l’Agenzia Fides don Mauro Pesce, Segretario Generale della Conferenza Episcopale della Turchia (CET).
La Chiesa di Turchia si prepara ad aprire l’Anno di San Paolo il 21 giugno a Tarso. Sarà presente S. Em.za il Card. Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’unità dei cristiani. P. Mauro spiega: “Nei mesi scorsi con Mons. Luigi Padovese, Presidente della CET, siamo stati a visitare e invitare Sua Santità il Patriarca greco ortodosso Bartolomeo I, per questa solenne apertura. Così Sua Beatitudine Mesrob II degli Armeni Apostolici (Gregoriani) e il Metropolita Siro Ortodosso Yusuf Cetin. Tutti si sono dichiarati felici per questo avvenimento”.
“Il Patriarca ortodosso Bartolomeo I – continua il Segretario – rispondendo all’invito e apprezzando il lavoro di preparazione, ha comunicato di essere stato invitato a Roma da Sua Santità Benedetto XVI per il 29 giugno e ha nominato il primo Segretario del Fanar, come suo rappresentante a Tarso: egli sarà latore di una lettera del Patriarca. Il Metropolita Mesrob II degli Armeni Apostolici è ammalato e invierà un suo rappresentante. Parteciperanno anche tutti i Vescovi cattolici di Aleppo, sia siro-cattolici, che maroniti. Le Chiese evangeliche invieranno un delegato per tutti i Protestanti. L’inaugurazione proseguirà con un Simposio sul tema: Paolo cittadino di Tarso e cittadino del mondo”.
Il programma di sabato 21 giugno sarà il seguente: nel pomeriggio, dopo un breve intrattenimento musicale, è previsto il saluto del Primo Ministro turco Tayyip Erdoğan e il saluto delle autorità locali. Mons. Padovese presenterà il senso dell’Anno di San Paolo e si terrà poi una veglia di preghiera ecumenica coi rappresentanti delle diverse Chiese, davanti a un’assemblea ecumenica di fedeli. Tutto si svolgerà sia all’interno della chiesa-museo di Tarso, sia all’esterno, su un piazzale che può accogliere 400 persone.
Domenica 22 giugno avrà luogo una solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Cardinale Walter Kasper. Annunciata la presenza dei Vescovi della Turchia, di alti rappresentati delle altre Chiese cristiane in Turchia, e la partecipazione delle autorità civili. Queste, nota don Mauro, “hanno mostrato ampia disponibilità, hanno facilitato l’organizzazione, hanno contribuito a creare attorno all’evento un clima costruttivo, di rispetto e dialogo”.
Successivamente, in occasione dell’apertura ufficiale dell’Anno Paolino, indetto da Papa Benedetto XVI dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009, si terrà una solenne Celebrazione ad Antiochia, nella grotta di San Pietro. Anche qui si prevede una larga partecipazione dei massimi leader cristiani, in un clima di ecumenismo e di dialogo, nel nome di San Paolo.
Tarso e Antiochia saranno, durante l’Anno Paolino, centri di irradiazione della spiritualità paolina, luoghi di instancabili e continui pellegrinaggi che, come sottolinea don Mauro, “si prevedono da tutta Europa e da altri continenti, con la partecipazione soprattutto di giovani”.
A Tarso resta aperta la questione della chiesa-museo dedicata a San Paolo: le autorità locali già in passato hanno consentito celebrazioni religiose all’interno della struttura, in passato chiesa, oggi trasformata in un museo. La Chiesa turca ha chiesto di poterla utilizzare stabilmente, nel corso dell’Anno Paolino, per celebrazioni liturgiche con i gruppi di pellegrini, o di poter costruire una nuova chiesa nella città. Segnali di apertura in tal senso si sono avuti dalle autorità nazionali turche: il Ministro del Turismo e della Cultura, Ertugrul Gunay ha dichiarato che verranno compiuti tutti gli sforzi necessari per consentire e facilitare le celebrazioni delle Sante Messe all’interno della chiesa-museo, per un periodo di tempo determinato. Con lui ha concordato Murat Mercan, Presidente della Commissione Affari Esteri del Parlamento turco. “Il governo islamico moderato che è al potere in Turchia si sta dimostrando aperto e disponibile. Nutriamo speranze che si giunga a un accordo”, ha notato don Mauro Pesce.
Il Segretario della Conferenza Episcopale ha sottolineato l’apprezzamento ricevuto dalla Lettera pastorale diffusa dai Vescovi in occasione dell’Anno Paolino (cfr Fides 28/1/2008). Essa è stata inviata anche a tutti i Vescovi e alla Conferenze Episcopali in Europa ed ha avuto un’ampia eco. E’ stata ben accolta e recepita dalle comunità cattoliche locali, nonché dalle altre comunità cristiane: “Nel variegato mosaico di comunità religiose presente in Turchia, noi cattolici siamo circa 100mila, lo 0,8% della popolazione, ma i rapporti ecumenici e interreligiosi sono molto buoni. Lavoriamo insieme per costruire la pace e questo sforzo sarà ancora più visibile e chiaro nel corso dell’Anno Paolino”. D’altronde, nella Lettera pastorale i Vescovi ricordano che “prima di essere cattolici, ortodossi, siriani, armeni, caldei, protestanti, siamo cristiani”. (PA) (Agenzia Fides 20/6/2008 righe 44 parole 451)


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