ASIA/INDIA - La Chiesa indiana prepara un film sulla vita di San Tommaso Apostolo

giovedì, 19 giugno 2008

Madras (Agenzia Fides) – L’Apostolo Tommaso, colui che per primo portò il seme del Vangelo nel subcontinente indiano, sarà protagonista di un film promosso dalla Chiesa indiana e prodotto grazie alla fiorente industria cinematografica indiana, un settore in continua crescita ed espansione. San Tommaso negli anni 42-72 d.C. si spinse ad evangelizzare i popoli dell’Oriente, tanto che i cristiani di quella parte di mondo che va dall’Iraq fino all’India si definiscono “figli di san Tommaso”.
Dopo aver portato l’annuncio cristiano alle popolazioni del Medio Oriente, San Tommaso si diresse in India e predicò la fede di Cristo (negli anni 53-60 d.C.) lungo le coste sud-occidentali dell'India (zona del Malabar, l'odierno Kerala) a popolazioni che accolsero con entusiasmo e gioia il Vangelo. L’Apostolo fu ucciso a colpi di lancia in Calamina (l'odierna Mylapore, sobborgo di Madras) tra gli anni 68-72 d.C. Dalla predicazione dell'Apostolo è nata la Chiesa siro-malabarese, che ha avuto una grandissima fioritura nell’India Sudoccidentale. (vedi dossier Fides “Le Chiese figlie di san Tommaso Apostolo” del novembre 2002).
Oggi, nella convinzione che l’evangelizzazione nel terzo millennio passa attraverso l’uso dei mass media, fra i quali il cinema, l’Arcidiocesi di Madras-Mylapore ha annunciato il suo impegno per ideare, produrre e realizzare un film su San Tommaso. L’Arcivescovo locale, il Salesiano Mons. A. Malayappan Chinappa, ha presentato il progetto ai Vescovi del Kerela e a quelli del Tamil Nadu, che hanno assicurato il loro sostegno all’impresa. Il Kerala e il Tamil Nadu sono infatti le terre dove San Tommaso ha predicato ed è stato martirizzato.
Il progetto del film ha ricevuto anche l’appoggio e la piena disponibilità delle autorità civili e sarà lanciato ufficialmente il 3 luglio, in occasione della Festività di San Tomaso, nella Basilica di San Tommaso a Chennai. Il budget previsto per la produzione si aggira sui 300 milioni di rupie (circa 10 milioni di dollari), per quello che si avvia diventare un kolossal della produzione cinematografica del subcontinente. Il film, che secondo le previsioni sarà sugli schermi nel 2009, sarà girato in lingua tamil, poi doppiato in malayam e indi, infine in inglese, francese e altre lingue.
“Speriamo che un film sulla vita di San Tommaso possa portare consolazione a gente di tutti gli stati di vita. La pellicola sarà un messaggio di pace e di armonia e farà riflettere sul tema dell’uguaglianza e della pari dignità degli uomini di fronte a Dio”, ha sottolineato l’Arcivescovo, promotore dell’impresa.
L’idea del film nasce dalla convinzione che i mass-media rappresentano una sfida cruciale per la comunità cattolica in India. Notando il grande progresso tecnologico, la Chiesa si accorge di dover essere più incisiva in questo campo, che ricopre un ruolo determinante nell’orientare le questioni sociali, politiche e religiose e nel creare una pubblica opinione. Per questo i Vescovi hanno pianificato l’impegno della Chiesa indiana elaborando una strategia di comunicazione, ed esortando i fedeli a partecipare attivamente alle nuove opportunità per la diffusione della Buona Novella (cfr messaggio “Chiamati ad essere una Chiesa che comunica”, in Fides 17/11/2004). La Chiesa è convinta che i mass-media possono costruire la pace promuovendo i valori della tolleranza e della riconciliazione. (PA) (Agenzia Fides 19/6/2008 righe 42 parole 438)


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