AFRICA/CAMERUN - Tensione nella Penisola di Bakassi, territorio a lungo conteso tra Nigeria e Camerun

venerdì, 13 giugno 2008

Yaoundé (Agenzia Fides)- Sale la tensione nella penisola di Bakassi, al confine tra Camerun e Nigeria, dove il 9 giugno un gruppo di pirati, presumibilmente nigeriani, ha attaccato un'imbarcazione usata dal Sottoprefetto Kombe Bedimo per un giro d'ispezione, sequestrando l'alto funzionario insieme ad altre 5 persone.
L'esercito camerunese ha inviato massicci rinforzi nell'area per ricercare il gruppo di assalitori e liberare gli ostaggi. Centinaia di nigeriani sono fuggiti da Bakassi temendo rappresaglie da parte delle le forze di sicurezza. Già nel novembre 2007 a Bakassi si erano avuti scontri sanguinosi che avevano coinvolto i militari dei due Paesi (vedi Fides 14/11/2007).
La penisola è stata al centro di una lunga disputa tra la Nigeria e il Camerun. Disputa risolta con gli accordi di Green Tree (località nei pressi di New York, negli Stati Uniti) sottoscritti dai due Paesi il 12 giugno 2006. L'intesa assegna la penisola al Camerun. Di conseguenza l'esercito nigeriano ha iniziato il 14 agosto 2006 il ritiro delle proprie truppe dalla regione, in 5 tappe. L'ultima è prevista il 14 agosto di quest'anno, e segnerà la conclusione di 13 anni di occupazione da parte della Nigeria della penisola.
La retrocessione del territorio era stata impugnata davanti alla Corte Suprema della Nigeria da parte degli abitanti della penisola, molti dei quali d'origine nigeriana, i quali chiedevano anche una compensazione in denaro per abbandonare le loro attività e le loro abitazioni. Il 10 giugno 2008 l'Alta Corte ha rigettato il ricorso, spianando la strada alla cessione dell'ultimo tratto di territorio della Penisola ancora in mano nigeriana.
Nell'agosto 2006, al momento dell'avvio del ritiro dei nigeriani da Bakassi, gli indipendentisti del Delta del Niger (un gruppo che combatte contro il governo federale di Lagos) aveva dichiarato l'indipendenza della penisola. Le popolazioni del Delta del Niger e di Bakassi sono infatti affini e tutte e due affermano di essere vittime dello sfruttamento dei governi centrali. L'assalto del 9 giugno è stato probabilmente condotto da elementi legati alla bande armate del Delta del Niger.
Sia Bakassi sia il Delta sono ricchi di petrolio. In gran parte da sfruttare nel caso di Bakassi, non così invece nel Delta, dove la popolazione locale lamenta i danni ecologici provocati dalle installazioni petrolifere e il fatto che ricevono poco o nulla dei proventi dello sfruttamento petrolifero. (L.M.) (Agenzia Fides 13/6/2008 righe 29 parole 402)


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