AFRICA/MOZAMBICO - "Forti segni di speranza ma occorre agire con forza per combattere il flagello dell'AIDS e della povertà" affermano i Vescovi mozambicani che esalta la donna protagonista della rinascita

mercoledì, 11 giugno 2008

Maputo (Agenzia Fides)- "Sosteniamo e incoraggiano coloro che si sono impegnati per la pace, e che si adoperano affinché tutti i mozambicani abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza" affermano i Vescovi del Mozambico in un messaggio sulla vita sociale del Paese, il cui testo è stato inviato all'Agenzia Fides.
Analizzando la situazione mozambicana i Vescovi danno conto "dell'esistenza di numerosi segni di speranza, come risultato di scelte effettuate dai responsabili della gestione degli affari pubblici, che ringraziamo per l'impegno a favore di tutti".
"Pertanto accogliamo con favore le scelte del governo della Repubblica del Mozambico per lottare contro la povertà, che è ancora una realtà pesante e dolorosa nel nostro Paese. Come risultato di queste scelte politiche, notiamo il miglioramento delle linee di comunicazione, attraverso la costruzione, la manutenzione e il ripristino di strade e ponti, l'aumento delle infrastrutture sociali, con particolare attenzione all'espansione della rete scolastica, all'ampliamento dell'insegnamento superiore, con la creazione di istituti superiori e di università in tutte le province del Paese. Lo stesso avviene per quel che concerne la rete telefonica ed elettrica. E' infine lodevole l'ampliamento della rete sanitaria, a volte da parte dello Stato, in altri casi con il sostegno di diversi partner, tra i quali vi è la Chiesa cattolica".
"Accogliamo con favore- continuano i Vescovi-la promozione dell'autostima nazionale, come un'importante condizione perché i mozambicani si assumano la coscienza che sono loro i primi agenti di sviluppo, i responsabili del loro destino, e anche quando essi devono accettare l'aiuto e la collaborazione degli altri, questo non esonera la responsabilità di ciascuno nella costruzione del bene comune". Tra i protagonisti di questa rinascita mozambicana vi sono le donne: "abbiamo constatato che nel nostro Paese vi sono donne impegnate in compiti e ambiti diversi e, di fatto, il Mozambico si distingue per la maggiore partecipazione delle donne in alcune attività per discernere e gestire il bene comune. La popolazione femminile in Mozambico deve però essere proporzionalmente più visibile, soprattutto per l'unico e insostituibile ruolo delle donne come agenti d'educazione per le generazioni presenti e future e, in molti casi, come il primo responsabile della produzione e della gestione di beni e servizi domestici a favore di tutta la famiglia".
La Conferenza Episcopale esprime preoccupazione per i frequenti disastri naturali che colpiscono il Paese chiedendo al governo uno sforzo maggiore per prevenirli e far fronte alle loro conseguenze. Particolarmente drammatica rimane inoltre la diffusione dell'AIDS, soprattutto per l'alto numero di bambini che hanno contratto la malattia dalla madre. I Vescovi esortano il governo a fornire cure adeguate ai malati e a iniziare la produzione di farmaci antiretrovirali. Allo stesso tempo, ricordano la posizione della Chiesa per prevenire l'ulteriore diffusione del virus HIV: vita sessuale responsabile, astinenza per i non sposati, fedeltà matrimoniale. (L.M.) (Agenzia Fides 11/6/2008 righe 34 parole 474)


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