ASIA/BANGLADESH - Annuncio cristiano e formazione di base in un paese a maggioranza islamica

martedì, 10 giugno 2008

Dacca (Fides) – I cristiani in Bangladesh sono una piccola minoranza ben inserita nel tessuto sociale, in un paese a larga maggioranza islamica. Nel paese vivono infatti oltre 130 milioni di musulmani su 150 milioni di abitanti. L’islam, diffusosi 500 anni fa, gioca un ruolo importante nella vita sociale, ma non è una forza politica. I diritti di indù (13%), buddisti (0,6%), animisti (1,1%) e cristiani (0,3%, dei quali 311mila cattolici) sono riconosciuti dalla legge e la tolleranza interreligiosa è buona.
Il Bangladesh si trova nella lista Onu dei paesi meno sviluppati del mondo, ed è uno dei paesi più densamente popolati del pianeta (920 ab/kmq). L’analfabetismo tocca circa il 60% della popolazione, il reddito pro capite è di 230 dollari, e il tasso di disoccupazione è circa del 36% della popolazione. Vista la situazione socio-economica, il Bangladesh mantiene forte dipendenza da programmi di sviluppo finanziati dall’estero e dalle organizzazioni internazionali.
In passato e di recente il paese è stato colpito da grandi alluvioni e tragedie naturali che hanno effetti disastrosi sull’agricoltura, primaria risorsa del paese, e sui contadini, che sono l’80% della popolazione. Per risollevare la popolazione rurale, nel 1976 è nata nel paese la Grameen Bank, la prima Banca etica del mondo, fondata sul microcredito. Muhammad Yunus, il fondatore, intuì che la concessione di piccoli prestiti ai contadini poteva emanciparli da condizioni di vita disumane.
In tale precaria situazione economica e sociale, la Chiesa ha avviato numerosi servizi di promozione umana e sociale, assistenza sanitaria e caritativa, e per questo è molto stimata dalla popolazione. La Chiesa è anche molto impegnata nel campo dell’istruzione: gestisce infatti 674 scuole tra elementari, medie e college. Nel settore ospedaliero oltre 350 istituti (ospedali, dispensari, cliniche, orfanotrofi, case per disabili) sono gestiti da istituti religiosi o organizzazioni cattoliche.
L’evangelizzazione del paese risale al sec. XVI, con l’arrivo di San Francesco Saverio. Nel 1600 fu costruita la prima chiesa e nel 1601 fu celebrata la prima Messa. Le circoscrizioni ecclesiastiche oggi sono 6: l’Arcidiocesi di Dhaka e le diocesi di Chittagong, Dinajpur, Khulna, Mymensingh e Rajshahi. Il clero è giovane e le vocazioni sacerdotali e religiose sono in crescita: ciò costituisce un grande segno di speranza per la Chiesa locale. Vi sono nel complesso 170 sacerdoti diocesani e 130 sacerdoti religiosi. Anche il numero delle religiose è in aumento: oggi sono 915 in tutto il paese e sono nati di recente anche dei monasteri di clausura. I catechisti, grande “esercito dell’evangelizzazione e promozione umana”, sono 1421 e operano in maniera capillare, annunciando la fede e insegnando il catechismo anche nei villaggi più piccoli e remoti. La loro opera è stata facilitata dalla pubblicazione, nel 1999, della Bibbia in Bengali (etnia che compone il 98% della popolazione) opera di p. Carlo Rubi (OSB), e del Catechismo della Chiesa cattolica nel 2000.
Fra le sfide principali per la missione della Chiesa vi sono l’inculturazione della fede e la formazione di base: la comunità cattolica è giovane, la fede e la tradizione cristiana devono radicarsi sempre meglio nella vita dei fedeli. La Chiesa punta a rafforzare la formazione dei laici e la loro incidenza nell’apostolato.
(PA) (Agenzia Fides 10/6/2008 righe 39 parole 387)


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