AFRICA/CONGO RD - Offensiva regionale contro le "forze negative" nella regione dei Grandi Laghi: la popolazione dell'est del Congo in allarme

giovedì, 5 giugno 2008

Kinshasa (Agenzia Fides)- L'offensiva annunciata contro l'Esercito di Liberazione del Signore (LRA, vedi Fides 4/6/2008) rientra nell'ambito di una più ampia mobilitazione dei Paesi della regione dei Grandi Laghi per mettere fine, una volta per tutte, alla presenza delle cosiddette "forze negative", gruppi di guerriglia transfrontaliera che operano tra l'est della Repubblica Democratica del Congo, il nord Uganda e il sud Sudan. Nel mirino dello sforzo comune, che sarà condotto soprattutto in territorio congolese, vi è infatti almeno un altro gruppo di guerriglia che da un più di un decennio è accusato di contribuire all'instabilità dell'area, le Forze Democratiche per la Liberazione del Rwanda (FDLR). Si tratta di una formazione costituita dagli ex appartenenti al vecchio esercito rwandese e alle milizie Interahamwe, gli estremisti hutu responsabili del genocidio del 1994, che da allora si nascondono nell'est del Congo.
Per preparare la nuova offensiva, nell'ultimo mese si sono tenuti incontri ad alto livello in 4 località della regione, Dar es-Salaam (Tanzania), Kisangani (RDC), Kampala (Uganda) e Gisenyi (Rwanda), ai quali hanno partecipato rappresentanti degli Stati interessati, dell'Unione Europea, degli Stati Uniti, del Sudafrica e della MONUC (Missione delle Nazioni Unite in Congo). I colloqui sono stati incentrati sull'applicazione dell'accordo di Nairobi, firmato nella capitale keniana il 9 novembre 2007 dai ministri degli Affari Esteri congolese e rwandese. A Nairobi la Repubblica Democratica del Congo e il Rwanda hanno deciso un approccio comune contro gli Interahamwe e hanno convenuto di agire per disarmare le FDLR e gli altri gruppi armati irregolari congolesi nell'est della RDC. Tutti questi gruppi, affermano i due governi, costituiscono una minaccia per la pace e la sicurezza nella RDC e nell'insieme della Regione dei Grandi Laghi.
A Dar es Salaam, il Presidente congolese Joseph Kabila e quello ugandese Yoweri Museveni hanno ribadito la loro determinazione a vedere le forze negative, compreso l'LRA neutralizzate il più rapidamente possibile. L'ultimo fine settimana a Kampala, la commissione per pace e la sicurezza della Conferenza internazionale sulla regione dei Grandi Laghi ha riconosciuto che, di fronte al fallimento della trattativa con l'LRA, non rimane altro che l'uso della forza.
Nel corso della riunione a Kampala, Uganda e Sudan hanno ribadito la loro disponibilità "ad assistere la Repubblica Democratica del Congo per sbarazzarsi degli elementi dell'LRA" e la MONUC si sarebbe offerta di appoggiare questa strategia. Secondo Kampala, l'LRA sta preparando l'avvio di un'offensiva in Uganda. Secondo le autorità di Kampala la formazione guerrigliera avrebbe ricevuto nuove armi e avrebbe reclutato e addestrato nuove reclute di nazionalità congolese e centrafricana (ma allora chi finanza l'LRA, un gruppo messo al bando da tutta la comunità internazionale?). La riunione di Kampala tra esperti dei servizi di sicurezza, è stata concordata dai presidenti Kabila e Museveni durante il loro incontro a Dar es Salaam, nel maggio 2008. Parallelamente, nella località rwandese di Gisenyi, il rappresentante dell'Unione Europea per i Grandi Laghi, ha presieduto una riunione similare con la partecipazione di esperti di USA, EU, Sudafrica e della MONUC.
La ripresa delle operazioni militari su vasta scala nell'est del Congo, con la partecipazione oltre che dell'esercito congolese, di forze straniere, è vista con inquietudine e angoscia da parte della popolazione locale, anche perché l'obbiettivo ufficiale di sbarazzarsi delle "forze negative" potrebbe nascondere ben altre mire sulle ricchezze naturali della regione. Nel frattempo, le violenze non si arrestano. Il 4 giugno 6 persone sono state uccise in un assalto condotto dalle FDLR contro un campo profughi a Kinyandoni, a più di 70 chilometri a nord della capitale provinciale Goma. (L.M.) (Agenzia Fides 5/6/2008 righe 43 parole 597)


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