ASIA/MYANMAR - Solidarietà dalla comunità cattolica locale e da tutto il mondo per le vittime del ciclone Nargis

mercoledì, 7 maggio 2008

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Mentre le tragiche stime delle vittime e dei danni causati dal ciclone Nargis, che il 3 maggio ha investito il Myanmar, continuano a salire (a pochi giorni della tragedia, alcuni osservatori parlano di oltre 60mila morti), le organizzazioni internazionali si sono mobilitate per l’emergenza e l’invio di aiuti umanitari. La Caritas Internationalis ha attivato i suoi contatti sul territori e lo sforzo di solidarietà della piccola comunità cattolica birmana è iniziato con un “passaparola” in tute le diocesi, con il reclutamento di volontari per l’opera nei luoghi colpiti, con l’accoglienza di profughi e senza tetto.
Il Presidente della Caritas Internationalis, il Card. Oscar Rodriguez Maradiaga ha inviato un messaggio di solidarietà che afferma: “Il popolo in Myanmar affronta una terribile crisi umanitaria. Vogliamo dire a queste popolazioni: non siete sole. Ci giungono da tutto il mondo messaggi di persone che esprimono sostegno e solidarietà. I birmani devono sapere che stiamo facendo il possibile per assicurare che gli sforzi degli aiuti internazionali giungano a destinazione. Stiamo ricevendo messaggi molto positivi dal governo birmano. Speriamo che sia consentito alle Organizzazioni non governative di accedere nelle aree colpite per portare aiuti”.
I membri della Caritas hanno esperienza e capacità per affrontare situazioni di tal sorta, dopo disastri naturali: “Sappiamo dalle emergenze pregresse, come lo tsunami in Asia e il ciclone Sidr in Bangladesh, che portare con tempestività acqua potabile, medicine, cibo e tende in una zona colpita da un disastro naturale può aiutare a prevenire una seconda ondata di morti, dovuta a fame ed epidemie. La Caritas è pronta a mettere in campo tutta la sua esperienza per aiutare i sopravvissuti in Myanmar nel minor tempo possibile”.
Le Nazioni Unite “faranno tutto ciò che potranno per fornire assistenza urgente al Myanmar, dove centinaia di migliaia di persone hanno bisogno di aiuto”, ha dichiarato il Segretario Generale dell’Onu, Ban Ki-moon, annunciando la creazione di un ufficio per coordinare le emergenze a Bangkok. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur), che può contare su circa 70 operatori già presenti in Myanmar, ha aperto i depositi di emergenza dell'Agenzia in Thailandia, inviando teli di plastica e tende per 10mila persone a Yangon. I materiali vengono distribuiti attraverso un Comitato per la Gestione dell'Emergenza istituito dal governo del Myanmar.
Numerose Ong hanno lanciato appelli per portare tende, acqua, zanzariere e altri aiuti di emergenza, lanciando l'allarme per milioni di senzatetto e sul rischio di epidemie con le migliaia di cadaveri lasciati dalle acque che si stanno ritirando.
(PA) (Agenzia Fides 7/5/2008 righe 28 parole 285)


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