AMERICA/MESSICO - La Giornata del Bambino ad un anno dalla depenalizzazione dell’aborto: “I diritti dei bambini sono rimasti, in gran parte, solo nei discorsi e sulla carta”

mercoledì, 30 aprile 2008

Città del Messico (Agenzia Fides) - “La Giornata del Bambino sia un’occasione speciale affinché la famiglia e le istituzioni promuovano il valore della vita umana, come dono e compito che inizia dal suo concepimento e si prolunga come esercizio di solidarietà”. Lo afferma Mons. Rodrigo Aguilar Martínez, Vescovo di Tehuacán e Presidente della Commissione Episcopale per la Famiglia, in occasione della celebrazione in Messico della Giornata del Bambino, il 30 aprile. Mons. Aguilar Martínez ricorda che “i bambini sono un dono di Dio e segno della Sua presenza nelle famiglie e nella società”, per questo “è salutare che noi adulti ci lasciamo invadere e riempire dal sorriso e dall’affetto dei bambini, i quali ci aiutano a superare in questo modo l’esperienza inutile di tante situazioni difficili della vita”.Pertanto il Vescovo di Tehuacán si congratula e benedice le persone e le istituzioni che dedicano tempo ed energie a beneficio dei bambini, specialmente degli handicappati e degli indifesi. Al tempo stesso lamenta l’esistenza di bambini che soffrono violenza all’interno delle loro famiglie o di bambini che devono lavorare per portare denaro a casa, di bambini che hanno subito abusi sessuali. Perciò invita a “un riconoscimento umile e coraggioso, con spirito di pentimento, di quello che abbiamo fatto o lasciato fare contro i bambini”.
Secondo i Vescovi del Messico, celebrare la Giornata del Bambino implica molto più che il ricordarsi di loro in quel giorno: vuol dire offrire ai bambini una casa, una famiglia unita, un’educazione integrale e riferita alla loro età in termini di affettività, sessualità, libertà e responsabilità; offrire testimonianze ed esempi concreti di vita di fede, di preghiera; offrire appoggio e sostegno affinché diano testimonianza di Gesù come veri missionari. Da parte sua, Mons. José Luis Chávez-Botello, Arcivescovo di Antequera-Oaxaca, per questa celebrazione chiede di difendere e salvare i bambini perché “oggi sono minacciati in tutti i modi, soprattutto da quanti si aspetterebbero protezione ed amore”. In effetti i bambini si vedono minacciati dall’aborto, dalla disgregrazione e dalla violenza intra-familiare, dalla violenza sessuale e dalla prostituzione infantile, dal lavoro infantile, dalla tossicodipendenza. “Questa realtà grida che i diritti dei bambini, in gran parte, sono rimasti nei discorsi e sulla carta”. Di fronte alla irresponsabilità generata dal mancato impegno di formare una casa e dalla violenza intra-familiare che condanna migliaia di bambini a vivere senza un alloggio dignitoso e stabile, l’Arcivescovo di Oaxaca propone l’adozione come una possibile risposta che riempia questo vuoto. Chiede inoltre, tra le altre cose, che si porti a compimento un progetto effettivo di prevenzione del danno e di informazione sulle droghe. “Sarà possibile compiere passi visibili in questo senso? Celebriamo così la giornata del bambino; i bambini ne hanno bisogno e ce lo chiedono” conclude Mons. Chávez-Botello. La celebrazione della Giornata del Bambino cade mentre è in atto un’accesa polemica sulla depenalizzazione dell’aborto in Messico, Distretto Federale. Secondo le autorità della capitale, ad un anno della legalizzazione dell’aborto, a Città del Messico si sono realizzati 7.776 aborti. In tale contesto, diversi settori della società hanno realizzato diverse manifestazioni in ricordo degli oltre settemila bambini assassinati nell’ultimo anno. In una di queste commemorazioni, sulle scale dell’Assemblea Legislativa del Distretto Federale, sono state accese settemila candele alle cinque del mattino di giovedì 24 aprile. Nella serata di quello stesso giorno sono stati accesi ceri di fronte al Monumento alla Madre nella Delegazione Cuauhtémoc. Entrambi gli eventi sono stati accompagnati da preghiere e petizioni alle autorità legislative per fermare un simile massacro. La legge che permette alle donne di Città del Messico di ricorrere all’aborto prima delle 12 settimane di gestazione è stata approvata il 24 aprile 2007, grazie ad una maggioranza parziale all’interno dell’Assemblea del Distretto Federale. (RG) (Agenzia Fides 30/4/2008; righe 45, parole 616)


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