AFRICA/BURUNDI - “Le parole del Santo Padre sono uno stimolo per la comunità internazionale a interessarsi di più al Burundi” dice il Nunzio Apostolico nel Paese africano

martedì, 29 aprile 2008

Bujumbura (Agenzia Fides)- “Siamo molti grati al Santo Padre per l'appello a favore del Burundi. È un modo di ricordare la situazione di questo Paese alla comunità internazionale, perché si impegni di più a contribuire a stabilizzare la situazione di questo Paese” dice all'Agenzia Fides, S.E Mons. Paul Richard Gallagher, Nunzio Apostolico in Burundi. Al Regina Cæli di domenica 27 aprile Papa Benedetto XVI aveva ricordata la situazione in Burundi, invitando tutte le parti in causa “a riprendere senza indugio la via del dialogo e della riconciliazione”.
“Le parole del Santo Padre sono un conforto per la popolazione molto provata da oltre un decennio di guerra, ed uno stimolo per la comunità internazionale a impegnarsi di più per riportare la pace in questo Paese” dice il Nunzio, la cui sede è stata colpita nei giorni scorsi da un colpo di artiglieria sperato dai ribelli (vedi Fides 23/4/2008). “Si è trattato di un errore, i ribelli hanno anche colpito altri edifici circostanti nel tentativo di bersagliare la residenza del Presidente. Siamo grati per le manifestazioni di simpatia nei nostri confronti da parte delle autorità locali” afferma Mons. Gallagher.
A partire dal 17 aprile i ribelli delle Forze Nazionali di Liberazione (FNL) hanno attuato un'offensiva in alcune aree del Paese, compresa la capitale. “La ripresa dei combattimenti ha provocato sgomento nella popolazione che anela alla pace, premessa indispensabile per migliorare le condizioni economiche e sociali. In Burundi sono stati avviati con la collaborazione dell'Unione Europea e di altri, diversi progetti di sviluppo, il cui proseguimento dipende, però, dalla stabilizzazione del Paese” ricorda Mons. Gallagher.
“Nel centro di Bujumbura la situazione è calma ma si hanno notizie di combattimenti all'estrema periferia della capitale” aggiunge il Nunzio. Fonti militari affermano che vi sono stati violenti combattimenti nella provincia rurale di Bujumbura. Diverse migliaia di abitanti della zona hanno abbandonato l'area. (L.M.) (Agenzia Fides 28/4/2008 righe 28 parole 388)


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