AMERICA/GUATEMALA - Solidarietà della Conferenza Episcopale al Vescovo di San Marcos che ha ricevuto nuove minacce di morte per il suo lavoro pastorale in favore dei poveri e degli emarginati

martedì, 22 aprile 2008

Città del Guatemala (Agenzia Fides) - La Conferenza Episcopale del Guatemala ha diffuso un comunicato di solidarietà nei confronti di Mons. Alvaro Leonle Ramazzini Imeri, Vescovo di San Marcos, a seguito delle minacce di morte di cui è stato oggetto. Nel comunicato, firmato da Mons. Pablo Vizcaíno Prato, Vescovo di Suchitepéquez-Retalhuleu e Presidente della Conferenza Episcopale del Guatemala, e da Mons. Gonzálo de Villa y Vásquez, Vescovo di Sololá-Chimaltenango e Segretario Generale della Conferenza Episcopale del Guatemala, viene ricordato che già il 31 marzo di quest’anno Mons. Ramazzini Imeri era stato fatto oggetto di minacce di morte a San Marcos (vedi Fides 3/4/2008). Gravi minacce e tentativi di assassinarlo erano state subite dal Vescovo anche nel 2005, in seguito del suo appoggio giuridico, in quel momento, ai contadini della regione, poveri e senza terre.
“Non sappiamo da dove provengono le minacce, ma tutto fa pensare che siano in relazione al lavoro pastorale in favore dei poveri e degli emarginati che Monsignor Ramazzini sta portando avanti nella sua Diocesi” affermano i Vescovi del Guatemala, considerando altresì che “questa azione vigliacca proviene sicuramente da coloro che vogliono nascondere, sotto il manto dell’impunità, una struttura di ingiustizia, esclusione e morte nel nostro Paese”. Si ripete quello che accadde nei confronti dell’Arcivescovo Mons. Juan Gerardi, del quale proprio in questi giorni ricorre il decimo anniversario dell’assassinio. “Pretendono di continuare in questo modo, agendo contro chi lavora per un Guatemala diverso, giusto e solidale” continua il comunicato.
Di fronte a questa situazione, i Vescovi del Guatemala, mentre manifestano pubblicamente la loro solidarietà a Mons. Ramazzini, agli operatori pastorali e ai fedeli della Diocesi di San Marcos, rivolgono un appello alle autorità competenti, “chiedendo di portare a termine un’indagine immediata e completa su questo incidente e prendendo misure tempestive per garantire a Mons. Ramazzini la sicurezza necessaria”. Allo stesso tempo invitano tutti i fedeli cattolici e le persone di buona volontà ad unirsi con la loro solidarietà e la loro preghiera al Vescovo in questo momento di prova.
“Lo Spirito di Pentecoste, che ha spinto la testimonianza dei cristiani all’inizio della Chiesa, ci dia la forza per continuare oggi la missione di Gesù, e perchè uniti continuiamo ad annunciare il Vangelo dell’amore e della vita” concludono i Vescovi. (RG) (Agenzia Fides 22/4/2008; righe 28, parole 377)


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