AFRICA/BURUNDI -Torna la calma a Bujumbura: “con il loro attacco i ribelli hanno inviato un segnale, ora attendono la risposta”

lunedì, 21 aprile 2008

Bujumbura (Agenzia Fides)- È tornata la calma a Bujumbura, capitale del Burundi, dopo tre giorni di combattimenti tra l'esercito e i ribelli del Fronte Nazionale di Liberazione (FNL). “Abbiamo sentito in lontananza gli ultimi colpi di artiglieria ieri, domenica 20 aprile, ed oggi si respira un clima più sereno” conformano all'Agenzia Fides fonti della Chiesa locale dalla capitale burundese. I guerriglieri hanno attaccato Bujumbura il 17 aprile colpendo diversi quartieri della città con armi pesanti dalle loro postazioni sulle colline circostanti (vedi Fides 18/4/2008). “Oltre a colpire con i mortai dalle colline, alcuni gruppi di guerriglieri erano riusciti a infiltrarsi in alcune zone della capitale dove hanno ingaggiato scontri a fuoco con i militari. Un secondo attacco è stato condotto nella notte tra il 18 e il 19 aprile. L'esercito ha respinto una parte dei ribelli verso il confine con il Rwanda e la Repubblica Democratica del Congo, ma non è non riuscito a cacciarli dalle postazioni sulle colline” dicono le fonti di Fides.
Secondo fonti ufficiali nei combattimenti sono morte 26 persone. Per motivi di sicurezza sono stati sospesi i collegamenti aerei con Bruxelles.
L'FNL è l'unico gruppo di ribelli che non ancora raggiunto un accordo di pace definitivo con il governo. “La tempistica dell'attacco del FNL era studiata per ottenere il massimo dell'attenzione politica e il maggior impatto mediatico possibile” spiegano le fonti di Fides. “Il 17 aprile si era aperto il forum del dialogo nazionale mentre nel Paese era attesa una delegazione delle Nazioni Unite incaricata di valutare i progressi della pacificazione del Paese. La delegazione ha cancellato la visita a Bujumbura per motivi di sicurezza”. Il forum per il dialogo nazionale si è tenuto a Bujumbura dal 17 al 19 aprile. Vi hanno partecipato 300 delegati in rappresentanza del governo, del Parlamento, dei partiti politici e delle principali organizzazioni della società civile, con lo scopo di sancire un patto per ricorre al dialogo per risolvere i conflitti.
“Con questa serie di attacchi la dirigenza delle FNL ha voluto inviare un segnale al governo e adesso sono in attesa di una risposta. I ribelli chiedono incarichi governativi e militari e di potere essere inseriti nella vita politica in previsione delle elezioni del 2010, negoziando da una posizione di forza” concludono le fonti di Fides. (L.M.) (Agenzia Fides 21/472008 righe 28 parole 385)


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