AMERICA/VENEZUELA - Verso il CAM 3: il Terzo Congresso Missionario Nazionale si conclude con un appello a rafforzare lo spirito missionario, avviando con decisione il Progetto Missionario Nazionale

martedì, 15 aprile 2008

Caracas (Agenzia Fides) - Dal 9 al 13 aprile si è celebrato il Terzo Congresso Missionario Nazionale del Venezuela. L’iniziativa è stata introdotta da una marcia missionaria, aperta dall’immagine di Nostra Signora di Coromoto, Patrona del Venezuela, alla quale hanno preso parte più di 700 persone tra Vescovi, sacerdoti, religiosi, seminaristi e laici. “Il 70 per cento dei partecipanti erano giovani che hanno preso molto sul serio la chiamata di Dio a seguirlo come autentici cristiani” si legge nella nota inviata a Fides da P. José Rafael Romero Linares, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM). Durante la marcia si è pregato con il Santo Rosario e, giunti alla chiesa dedicata a Nostra Signora di Chiquinquirá, ha avuto luogo l’Adorazione Eucaristica. Di seguito è stata celebrata la Santa Messa di inizio del Congresso, presieduta da Sua Ecc. Mons. Giacinto Berloco, Nunzio Apostolico in Venezuela, e concelebrata da sei Vescovi, tra i quali Mons. Jesús Alfonso Guerriero, Presidente della Commissione per le Missioni dell’Episcopato venezuelano. Hanno concelebrato anche oltre 40 sacerdoti, tra cui mons. Josef Spiteri, Consigliere della Nunziatura Apostolica, e P. Patrizio Byrne, SVD, Segretario Generale della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria.
Al Congresso hanno partecipato più di seicento delegati di Diocesi, parrocchie, comunità di vita religiosa e del laicato del Paese, oltre ai rappresentanti dei Vicariati Apostolici di Machiques e Puerto Ayacucho.
Il Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie del Venezuela ha affermato, nelle sue parole di benvenuto al Congresso, che questo è un momento importante per la Chiesa missionaria del Paese, perché “ultimamente, tutti gli avvenimenti cui abbiamo assistito ci invitano a dare seguito al Concilio Plenario del Venezuela e alla V Assemblea Generale di Aparecida”. Allo stesso tempo ha affermato che “è arrivata l'ora per il Venezuela, di essere veramente una nazione discepola missionaria, prendendo sul serio la predicazione del Vangelo. Il Venezuela deve uscire fuori dalle sue frontiere e dare missionari al mondo, missionari Ad gentes, sacerdoti, religiosi e laici, tra cui famiglie che possano riprodurre l’immagine della Famiglia di Nazaret. Perché è attraverso la povertà che si arricchisce la nostra Chiesa e si fortifica la fede”.
Alcune delle relazioni tenute durante il Congresso hanno avuto per tema una “Lettura storico-teologica ed ecclesiologica dell’Evangelizzazione del Venezuela”; “La situazione della Chiesa missionaria nei cinque Continenti”; “Realtà della fede e la vita cristiana e missionaria in Venezuela”; “La formazione missionaria, uno sguardo al Documento di Aparecida”; “Spiritualità e Mistica della missione”.
I sedici gruppi di lavoro hanno avuto come frutto dieci proposte legate a temi quali, ad esempio, il lavoro nelle prigioni, il lavoro con gli afro-americani, famiglia, ecologia, gioventù, educazione e Paesi indigeni. Queste proposte saranno consegnate alla CEV per il Progetto Missionario Nazionale. Il Cardinale Urosa ha concluso l’evento con l’“invio missionario”, consegnando una croce ad ogni partecipante a simboleggiare l’impegno assunto. Il prossimo Congresso Missionario Nazionale avrà luogo a Valencia nell'anno 2012.
Durante l’omelia nella Messa di chiusura, il Cardinale Jorge Urosa Sabvino, Arcivescovo di Caracas, ha espresso il desiderio che questo Congresso “abbia come frutto un’intensificazione dell’ardore apostolico”. Ha poi aggiunto: “abbiamo il desiderio, l’entusiasmo e la volontà di impegnarci di più con il compito di comunicare la nostra fede sia in Venezuela, nei territori di missione, cioè nei nostri Vicariati Apostolici, e in altri continenti”. Per questo sarà anche necessario, ha continuato il Cardinale, “che con decisione, con ardore apostolico, si stabilisca il Progetto Missionario Nazionale, per fortificare il dinamismo e l’organizzazione missionaria della Chiesa nel nostro Paese”.
Ha quindi espresso il suo desiderio che “entusiasmati da questo Congresso, molti giovani venezuelani accolgano nei loro cuori il dono della vocazione ad essere sacerdoti o consacrati nella vita religiosa, annunciatori e testimoni di Gesù e del suo amore nel mondo”, perché “tutto il Venezuela, tutta la nostra Diocesi e Vicariati hanno bisogno di molti sacerdoti e consacrati”. (RG) (Agenzia Fides 15/4/2008; righe 50, parole 638)


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