ASIA/CINA - LA SARS RISVEGLIA GLI AFFETTI FAMIGLIARI E SUSCITA RIFLESSIONI

giovedì, 24 aprile 2003

Pechino (Agenzia Fides) – La SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) ha effetti psicologici e sociali sulla popolazione cinese. In questi giorni di crisi tantissimi cinesi, soprattutto giovani, cominciano a riconsiderare il loro stile di vita, il rapporto con la famiglia, con amici e colleghi.
Uno studente universitario della ‘Beijing University’ ha chiesto pubblicamente di pregare per i suoi genitori, due medici impegnati nell’ospedale destinato ad accogliere i malati di SARS. Il giovane rivela un sentimento che dice di non aver mai saputo dimostrare: l’amore e la grande ammirazione verso i genitori.
Un altro giovane di Pechino ha detto: “Non ho mai provato un legame così forte con i miei genitori, mai come ora avverto l’importanza della famiglia. Vivo da solo, tornavo a casa al massimo una volta alla settimana, solo per mangiare ogni tanto i cibi preparati da mia madre. Non le ho mai detto neanche un grazie. Oggi, a pensarci, me ne vergogno. Torno ogni giorno a casa per riabbracciare i miei. Ho sentito che anche molti miei colleghi e amici hanno la mia stessa esperienza. Improvvisamente abbiamo capito tante cose e siamo cresciuti molto”.
In questi giorni diversi siti web cinesi hanno pubblicato una riflessione del famoso ecologo Tang Xi yang, che scrive: “L’umanità deve esser più umile, più prudente e più controllata. Occorre rispettare la storia, la natura, la realtà, mettendo l’uomo al posto giusto. La dimensione umana deve diminuire, deve farsi più piccola”. Il professore afferma che l’uomo di oggi ha un unico l’obbiettivo: il profitto, che genera consumismo e materialismo, giungendo ad alterazioni sulla natura come i cibi geneticamente modificati e la clonazione di essere umani. “Questa è la prosperità che vogliamo?”, si chiede Tang Xi yang. La distruzione della natura, lo spreco delle risorse e l’inquinamento ambientale, continua il professore, spaventano il mondo intero. “Oggi paghiamo un conto salato con i danni alla nostra salute e il futuro incerto per i nostri figli”.
(Agenzia Fides 24/04/2003 Lines: 27 Words: 335)


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