ASIA/SRI LANKA - La Chiesa si mobilita per salvare il Santuario mariano di Madhu dal conflitto

venerdì, 4 aprile 2008

Mannar (Agenzia Fides) - Preservare il Santuario di Nostra Signora di Madhu, simbolo universale di pace e riconciliazione, dagli orrori della guerra e dalla violenza del conflitto che infuria in Sri Lanka: è questo il fine della vasta campagna di mobilitazione lanciata dalla Chiesa srilankese, che nelle scorse settimane ha visto con crescente preoccupazione scontri a fuoco e violenza avvicinarsi minacciosamente e colpire l’area del Santuario.
Negli anni scorsi il Santuario di Madhu, dove da 400 anni si venera un’immagine della Vergine Maria, era sempre stato considerato dalle parti in lotta (esercito e guerriglieri tamil) come “zona franca” e risparmiato dalla violenza. Tanto che, in momenti particolarmente cruenti del conflitto, l’area del Santuario era servita da rifugio per famiglie e civili che vi avevano trovato un riparo sicuro. Il luogo è meta di pellegrinaggio per persone di tutte le religioni ed è universalmente riconosciuto in Sri Lanka come uno dei luoghi più sacri e maggiormente rispettati da tutta la popolazione.
Ora la Chiesa ha visto il Santuario in pericolo e fa sentire le sua voce per salvare Madhu dalla violenza. Mons. Rayappu Joseph, Vescovo di Mannar, nel cui territorio si trova il Santuario, ha celebrato un solenne momento di preghiera e guidato una processione silenziosa per le vie della città, invitando i fedeli e tutti i cittadini ad unirsi all’invocazione “per salvare Madhu”. Il Vescovo ha consegnato anche un appello al rappresentante governativo a Mannar, per scongiurare azioni militari nella zona circostante il Santuario, dato che facilmente la chiesa e gli edifici del Santuario potrebbero essere colpiti, anche per errore.
Il Vescovo ha chiesto quindi alla polizia e all’esercito una speciale protezione per il Santuario, invitando il governo a proclamare nuovamente, con urgenza, quella di Madhu “zona di pace” e a cancellare ogni operazione militare nell’area, dove vi sono alcuni guerriglieri tamil che l’esercito intenderebbe stanare.
Nelle scorse settimane lo stesso Vescovo e numerosi pellegrini non hanno potuto accostarsi al Santuario, a causa dei violenti scontri nei dintorni. P. Emilianuspillai Santhiapillai, Amministratore del Santuario, ha confermato di aver trovato proiettili e resti di artiglieria nell’area e di aver consigliato ai preti, alle suore e ai laici che gestiscono la struttura di non uscire allo scoperto. I militari di entrambi i fronti stanno infatti combattendo nei dintorni, senza curarsi di cosa potrebbe accadere.
In questa delicata e pericolosa situazione, Mons. Ryappu Joseph ha dato disposizione all’Amministratore di portare la statua di Nostra Signora di Madhu in un luogo più sicuro: è stata così temporaneamente spostata nella chiesa di Thevanpitti, al confine della diocesi di Mannar.
“Migliaia di persone desiderano recarsi a Madhu per trovare consolazione, per pregare e trovare rifugio nella Vergine Maria. Per questo il governo deve garantire la sicurezza di questo luogo sacro”, chiede con forza il Vescovo. La richiesta è stata sposata dal Vescovo di Colombo, Mons. Oswald Gomis, e dall’intera Conferenza Episcopale, che ha indirizzato una lettera al Presidente dello Sri Lanka, Mahinda Rajapaksha. (PA) (Agenzia Fides 4/4/2008 righe 34 parole 347)


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