VATICANO - A conclusione degli Esercizi spirituali, il Papa ringrazia il Card. Vanhoye: “ci ha aiutato ad ascoltare la voce del Signore, ad imparare così di nuovo che cosa è il suo e il nostro sacerdozio”

lunedì, 18 febbraio 2008

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Alle ore 9 di sabato 16 febbraio, si sono conclusi nella Cappella Redemptoris Mater, in Vaticano, gli Esercizi Spirituali alla presenza del Santo Padre Benedetto XVI. Dopo l’ultima meditazione, il Papa ha rivolto alcune parole di ringraziamento al Card. Albert Vanhoye, S.I., già Segretario della Pontificia Commissione Biblica, che ha proposto le meditazioni, ed a tutti i membri della Curia Romana che hanno partecipato agli Esercizi. “Dal mio angolo di visuale - ha detto il Papa - ho sempre avuto davanti agli occhi l'immagine di Gesù in ginocchio davanti a San Pietro per lavargli i piedi. Attraverso le Sue meditazioni questa immagine ha parlato a me. Ho visto che proprio qui, in questo comportamento, in questo atto di estrema umiltà si realizza il nuovo sacerdozio di Gesù. E si realizza proprio nell'atto della solidarietà con noi, con le nostre debolezze, la nostra sofferenza, le nostre prove, fino alla morte”.
Quindi la figura di San Pietro, che prega il Signore di lavargli “non solo i piedi ma anche la testa e le mani”, esprime — secondo le parole del Santo Padre — “la difficoltà di san Pietro e di tutti i discepoli del Signore di capire la sorprendente novità del sacerdozio di Gesù, di questo sacerdozio che è proprio abbassamento, solidarietà con noi, e così ci apre l'accesso al vero santuario, il corpo risorto di Gesù. In tutto il tempo del suo discepolato e, mi sembra, fino alla sua propria crocifissione, San Pietro ha dovuto ascoltare sempre di nuovo Gesù, per entrare più in profondità nel mistero del suo sacerdozio, del sacerdozio di Cristo comunicato agli apostoli e ai loro successori. In questo senso, la figura di Pietro mi pare come la figura di noi tutti in questi giorni.”
Benedetto XVI ha concluso il suo breve intervento rivolgendosi al Card. Vanhoye con queste parole: “Lei, Eminenza, ci ha aiutato ad ascoltare la voce del Signore, ad imparare così di nuovo che cosa è il suo e il nostro sacerdozio. Ci ha aiutato ad entrare nella partecipazione al sacerdozio di Cristo e così anche a ricevere il nuovo cuore, il cuore di Gesù, come centro del mistero della nuova Alleanza”. (S.L.) (Agenzia Fides 18/2/2008; righe 23, parole 369)


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