AMERICA/COSTA RICA - I Vescovi chiedono “un’educazione orientata allo sviluppo umano integrale, senza rinunciare all’identità democratica e cristiana del Costa Rica”

venerdì, 15 febbraio 2008

San José (Agenzia Fides) - “Educazione di qualità per tutti” è il titolo del Messaggio diffuso dalla Conferenza Episcopale del Costa Rica in occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2008 nel Paese americano. Nella nota i Vescovi rivolgono un appello urgente affinché il compito educativo garantisca una formazione integrale della persona e offra un’educazione di qualità.
Tra le principali sfide poste all’educazione dall’attuale situazione economica e sociale del Paese e del mondo, la Conferenza Episcopale segnala la globalizzazione e la cultura scientifico-tecnologica. Viene ricordato, in primo luogo, che il processo educativo “deve avere come meta principale il contribuire in maniera efficace allo sviluppo umano integrale”. Spesso, invece, il modello educativo del Costa Rica, considerato la nuova realtà socio-politica ed economica, è maggiormente orientato a rispondere “alle esigenze del modello socio-economico globalizzato di produzione e consumo, che porta ad un sviluppo parziale dell’individuo”. L’educazione deve rispondere anche alle domande dell’era digitale secondo la cultura scientifico-tecnologica, ma senza per questo rinunciare “all’identità propria della tradizione democratica e cristiana costaricana”. Inoltre, di fronte alla secolarizzazione e all’egoismo “che sta colpendo negativamente la persona e la società in tutte le sue dimensioni, diventa necessaria un’educazione etica e religiosa, secondo il modello e gli insegnamenti di Cristo Maestro”.
Davanti a queste sfide e considerando l’importanza del compito educativo, i Vescovi reputano necessario per il futuro “assumere un nuovo impegno rispetto al compito che deve svolgere l’educazione”. Bisogna infatti “consolidare la Pastorale Educativa in ognuna delle Diocesi” e promuovere la cultura della vita nell’ambito educativo, una cultura “che generi atteggiamenti e valori legati al rispetto, alla pace e all’amore, ed elimini l’emarginazione, l’aggressione, la violenza e la morte”.
I Vescovi del Costa Rica rivolgono inoltre un appello agli allievi affinché “assumano con ogni responsabilità, dedizione e sforzo le opportunità che lo Stato, la famiglia e le comunità offrono loro per garantirgli una formazione integrale e di qualità”. Ai sacerdoti chiedono di “promuovere ed organizzare la Pastorale Educativa nelle loro parrocchie; riconoscere e stimare la nobile missione che svolgono gli educatori, stimolando in essi l’impegno cristiano; sostenere pastoralmente tutti i Centri Educativi”. I docenti di Educazione Religiosa sono chiamati “ad assumere la missione di essere autentici evangelizzatori attraverso la parola e la testimonianza”. Agli educatori viene ricordato il valore della loro vocazione e chiesto di continuare a realizzare la loro missione con impegno “nonostante i sacrifici che l’esercizio della professione di docente comporta”. Alle autorità, che “hanno la delicata e trascendentale missione di orientare e guidare il processo educativo di tutti i cittadini” i Vescovi chiedono di realizzarlo secondo “criteri di giustizia sociale, avendo presente le zone e i settori emarginati ed esclusi”. Ai genitori, chiamati a “prendere coscienza che nessuno li potrà sostituire quali primi educatori dei propri figli” chiedono di “non rinunciare ad assumere tale missione, soprattutto in questa epoca”.
L’ultimo invito i Vescovi costaricani lo rivolgono a tutti i fedeli laici, “affinché offrendo la più ampia collaborazione e recuperando e promuovendo i nostri più pregiati valori civici, morali e religiosi, diano frutti che permettano di godere della pace e della sicurezza, al fine di raggiungere uno sviluppo integrale nel tempo attuale”. (RG) (Agenzia Fides 15/2/2008; righe 40, parole 522)


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