EUROPA/GRAN BRETAGNA - L'Organizzazione mondiale della sanità stima circa 1.000-3.000 casi di peste ogni anno: una minaccia crescente, anche se ancora sottovalutata

martedì, 22 gennaio 2008

Liverpool (Agenzia Fides) - La peste sta riemergendo nel mondo e, secondo alcuni ricercatori britannici, si tratta di una minaccia crescente, anche se ancora sottovalutata. A lanciare l'allarme è uno studio pubblicato da un gruppo di studiosi dell'Università di Liverpool su 'PloS Medicine', giornale medico internazionale e multidisciplinare, pubblicato mensilmente dalla Public Library of Science (PloS), un’organizzazione americana senza fini di lucro.
Se la malattia provocata dal batterio Yersinia pestis uccide ‘solo’ 100-200 persone ogni anno, negli ultimi tempi la ‘morte nera’ (peste bubbonica) e l'ancora più insidiosa peste polmonare hanno fatto la loro comparsa in diversi Paesi, e ora si stanno orientando verso l'Africa.
Poiché i topi sono portatori del batterio, la minaccia è impossibile da eliminare. E, per la prima volta, in questi anni ha provocato serie epidemie in Africa. L'Organizzazione mondiale della sanità stima circa 1.000-3.000 casi di peste ogni anno, con una concentrazione in Madagascar, Tanzania, Mozambico, Uganda e Repubblica democratica del Congo. Negli Usa si registrano circa 10-20 casi l'anno.
A preoccupare i ricercatori il fatto che, dopo anni di relativa inattività, negli ultimi tempi le epidemie sembrano in crescita. Per questo gli studiosi chiedono di aumentare le ricerche per comprendere meglio come prevenire il contagio e controllare la malattia in aree in cui la popolazione non ha accesso a farmaci salva-vita. Ma anche per essere in grado di difenderci, se la peste fosse usata come arma bioterroristica.
(AP) (22/1/2008 Agenzia Fides; Righe:23; Parole:257)


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