VATICANO - Papa Benedetto XVI al Collegio Capranica: “Senza un’amicizia vera con Gesù è impossibile per un cristiano, a maggior ragione per un sacerdote, portare a compimento la missione che il Signore gli affida”

lunedì, 21 gennaio 2008

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “In più circostanze ho ricordato a seminaristi e sacerdoti l’urgenza di coltivare una profonda vita interiore, un contatto personale e costante con Cristo nella preghiera e nella contemplazione, un anelito sincero verso la santità. Infatti, senza un’amicizia vera con Gesù è impossibile per un cristiano, a maggior ragione per un sacerdote, portare a compimento la missione che il Signore gli affida”. Con queste parole il Santo Padre Benedetto XVI si è rivolto alla Comunità dell’Almo Collegio Capranica di Roma, ricevuta in udienza il 19 gennaio, in occasione della festa della loro Patrona, Santa Agnese.
Nel suo discorso, il Papa ha ricordato che l’Almo Collegio Capranica, “vanta una storia secolare e una lunga tradizione di fedeltà alla Chiesa e al suo supremo Pastore”. Nel 2007 ha celebrato i 550 anni della sua fondazione e nel prossimo mese di agosto ricorderà il medesimo anniversario della morte del Cardinale Domenico Capranica (14 agosto 1458), che molto si adoperò per la nascita del Collegio. Benedetto XVI ha quindi ricordato “la figura esemplare e lungimirante di questo Cardinale, che con forza e concretezza seppe sostenere l’anelito di riforma che cominciava a farsi sentire anche all’interno della realtà romana e che, un secolo più tardi, avrebbe contribuito a determinare gli orientamenti e le decisioni del Concilio Tridentino… Convinto dell’importanza che riveste la dimensione spirituale nella formazione dei futuri ministri dell’altare e nella missione della Chiesa, il Cardinal Capranica non solo si prodigò per l’istituzione del Collegio, ma volle dotarlo delle Constitutiones, che regolano in maniera completa i diversi aspetti della formazione dei giovani alunni. In tal modo egli manifestò la sua attenzione per il primato della dimensione spirituale e la consapevolezza che la profondità e la conseguente perseveranza di una salda formazione sacerdotale dipendono, in maniera decisiva, dalla compiutezza ed organicità della proposta educativa. Queste scelte acquistano oggi un rilievo ancora maggiore, considerando le molteplici sfide con cui deve misurarsi la missione dei presbiteri e degli evangelizzatori”. Benedetto XVI ha sottolineato l’importanza, per il presbitero, di “una seria preparazione culturale e teologica”, che durante il soggiorno romano “può ricevere un impulso decisivo” in quanto “i livelli d’esperienza e i contatti che si possono vivere qui costituiscono infatti un dono provvidenziale e uno stimolo singolare… Inoltre, la presenza di alunni appartenenti alla Chiesa Ortodossa di Russia imprime un ulteriore impulso al dialogo e alla fraternità e alimenta la speranza ecumenica”. Concludendo il suo discorso, il Santo Padre ha esortato gli alunni del Capranica ad approfittare al massimo delle possibilità che la Provvidenza offre loro in questi anni, e soprattutto a coltivare “un’intima relazione con l’Agnello immacolato, imitando sant’Agnese che lo seguì fedelmente sino al sacrificio della vita”. (S.L.) (Agenzia Fides 21/1/2008; righe 33, parole 453)


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