ASIA/BANGLADESH - La comunità dei Saveriani in Bagladesh si stringe attorno al Santo Padre

giovedì, 17 gennaio 2008

Dacca (Agenzia Fides) - “Siamo dispiaciuti per quanto è accaduto al Santo Padre e gli esprimiamo il nostro calore e la nostra vicinanza, anche a distanza di migliaia di chilometri. L’episodio della sua mancata visita all’Università La Sapienza di Roma è rivelatore del senso di smarrimento che esiste nella società e nella cultura italiana, dove occorre continuare nella nuova evangelizzazione”: è quanto ha detto in un colloquio con l’Agenzia Fides p. Silvano Garello, missionario Saveriano a Dacca, parlando a nome della sua comunità, che sarà spiritualmente presente in piazza San Pietro domenica 20 gennaio, con i fedeli e i pellegrini che manifesteranno al Papa laloro vicinanza e gratitudine. P. Garello nota che “il Santo Padre ha vissuto la stessa esperienza che toccò a San Paolo all’Areopago di Atene, quando voleva annunciare la Verità, ma gli ateniesi non vollero ascoltarlo”. Dalla piccola comunità missionaria in uno dei paesi più poveri del mondo, i Saveriani si stringono attorno al Santo Padre, certi che egli “andrà avanti nella Speranza e nell’annuncio di Cristo che è Via, Verità e Vita”.
P. Garello ha avuto modo di leggere il discorso che Benedetto XVI aveva preparato per la visita alla Sapienza e ha trovato le sue parole “sagge, giuste ed equilibrate”. Il fatto è che “l’uomo di oggi non vuole più interrogarsi sui grandi temi e sulle grandi Verità della vita. Il Papa è una voce che ogni volta riporta l’attenzione su questi temi. In una società spesso manovrata dai mass-media, si vuole invece soltanto una sorta di ‘religione di comodo’ e per questo le parole del Papa a molti non sono gradite”. (PA) (Agenzia Fides 17/1/2008 righe 25 parole 253)


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