ASIA/FILIPPINE - I Vescovi filippini contro la legalizzazione dell’aborto

venerdì, 11 gennaio 2008

Manila (Agenzia Fides) - Lottare per la tutela della vita umana: è l’esortazione rivolta dai Vescovi filippini ai fedeli per contrastare le diverse proposte e ordinanze che emergono nelle amministrazioni locali o a livello nazionale, per legalizzare l’interruzione volontaria della gravidanza nel paese. Nelle Filippine l’aborto è vietato e “vogliamo che si continui a difendere la sacralità della vita umana”, hanno affermato i Vescovi, che si sono sempre espressi con chiarezza contro la promozione dell’aborto e l’uso di farmaci che lo inducono, stigmatizzando i metodi di controllo demografico che puntano sulla contraccezione o sulla penalizzazione della vita umana.
Mons. Honesto Ongtiogo, Vescovo di Cubao, ha detto ai suoi fedeli:“Come vostro Pastore, vi esorto a difendere la vita umana e la famiglia che oggi sono in serio pericolo”, a causa degli attentati promossi da politiche che vanno contro la vita o che vorrebbero perfino promuovere i contraccettivi nelle scuole medie e superiori. L’aborto, ha ricordato il Vescovo, è un atto che viola la legge divina e i fedeli sono chiamati a fare una convinta obiezione di coscienza rispetto a metodi o sistemi che diffondono una cultura di morte.
La Chiesa, ha sottolineato, non rimarrà silente sulla questione: “Dobbiamo essere vigilanti. In quanto cattolici, crediamo fermamente e con fede nella Verità che il Signore Gesù Cristo ha consegnato alla sua Chiesa”, preannunciando anche possibili manifestazioni di preghiera e cortei per la vita se il paese dovesse imboccare una deriva abortista.
La Conferenza Episcopale delle Filippine ha approfondito nel 2007 il suo impegno in favore della cultura della vita, organizzando una conferenza internazionale e diversi seminari dedicati ai temi della bioetica, invitando numerosi esperti, studiosi, teologi e medici di livello mondiale. La “Commissione episcopale per la Vita e la Famiglia” continua a sensibilizzare i fedeli da Manila, affermando che la missione della Chiesa è “per sua natura legata alla protezione della famiglia e della vita”. Nel 2006, inoltre, la Chiesa ha gioito, dopo aver condotto una campagna abolizionista durata alcuni anni, per l’abrogazione della pena di morte nelle Filippine, sulla scia delle riflessioni elaborate dalla Federazione delle Conferenze Episcopali Asiatiche (FABC) che hanno dedicato una delle ultime assemblee annuali (in Corea nel 2004) al tema “La famiglia asiatica verso una cultura della vita”. (PA) (Agenzia Fides 11/1/2008 righe 28 parole 289)


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