AMERICA/COLOMBIA - Volontari dell’Operazione Colomba (Comunità Papa Giovanni XXIII) testimoni di solidarietà presso le “Comunità indigene di Pace” in Colombia

lunedì, 7 gennaio 2008

San Josè de Apartadò (Agenzia Fides) - Tre volontari dell'Operazione Colomba, il Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, sono dal 4 gennaio in visita alla Comunità di Pace di San Josè de Apartadò, in Colombia. Antonio De Filippis e Livio Dengo, italiani, e Alejandro Duransegura, cileno, sono andati per portare una testimonianza concreta di solidarietà, per riscontrare sul campo la realtà della situazione e conoscere le necessità e le attività che svolgono le Comunità indigene di pace che si sono formate nella regione di Urabà, dipartimento di Antioquia in Colombia.
Questo territorio, teatro di scontri tra esercito, paramilitari e guerriglie ormai da diversi decenni, è balzato in questi giorni all’attenzione dell’opinione pubblica italiana per il tentativo del Presidente venezuelano Hugo Chavez di instaurare una mediazione tra le parti anche per la liberazione di alcuni ostaggi nelle mani della guerriglia, in primis l’ex candidata alle presidenziali Ingrid Betancourt.
Meno nota all’opinione pubblica italiana è invece la condizione degli indigeni abitanti di queste comunità che da dieci anni circa si sono costituiti in “comunità di pace”, dichiarando pubblicamente la loro contrarietà ed estraneità all’uso della violenza e delle armi.
“Né con gli uni, né con gli altri, ma proposte nonviolenti di pace. Questa è la scelta coraggiosa fatta da queste comunità, una scelta, però, che in questi anni ha comportato decine di vittime innocenti, nella logica sempre più violenta del “o con noi o contro di noi” perpetrata dai diversi attori del conflitto armato” spiega Antonio De Filippis, responsabile dell’Operazione Colomba, al timone della missione. “La nostra vuole essere una testimonianza concreta di sostegno all’esistenza e resistenza di queste realtà di pace, con la consapevolezza che se arriveranno proposte o “provocazioni”, ci interrogheremo anche su eventuali future presenze più stabili dell’Operazione Colomba in quell’area”. La presenza nella comunità si protrarrà sino all’ 8 gennaio. (S.L.) (Agenzia Fides 7/1/2008; righe 23, parole 312)


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