AFRICA/TANZANIA - “Accendiamo la luce a Madunda”: il progetto dell’Acra che sta lavorando per l’elettrificazione rurale, fondamentale per migliorare le condizioni di vita della popolazione

mercoledì, 19 dicembre 2007

Madunda (Agenzia Fides) - A Madunda nel distretto di Ludewa, nella Regione di Iringa, l’Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America latina, (ACRA) è impegnata nella costruzione di una diga che porterà energia elettrica ai villaggi.
Il comprensorio di Madunda, localizzato nella zona meridionale della Tanzania, è situato a nord ovest di Ludewa, il distretto più a sud della Regione di Iringa. Non è una zona con grossi problemi di produzione e sicurezza alimentare, grazie anche a una situazione climatica felice, ma si tratta di una località isolata e di difficile accesso. Queste, insieme alla mancanza di energia elettrica, costituiscono un freno enorme alla possibilità di un reale sviluppo economico. Da qui è nato l’intervento dell’Associazione. L’obiettivo era quello di dare uno stimolo allo sviluppo economico, alla piccola imprenditoria locale, per favorire il passaggio da un’economia di sussistenza a una situazione più dinamica, capace migliorare le condizioni di vita della popolazione.
Portare l’elettricità in questa località offre l’opportunità di aumentare le attività generatrici di reddito. Ma, anche, migliorare il livello di istruzione e di salute della popolazione. L’elettricità consentirà agli insegnanti di tenere classi serali per adulti, mentre ai bambini, impegnati durante la giornata nelle attività di economia domestica o nelle attività agricole, sarà possibile studiare a casa la sera. L’energia elettrica, inoltre, migliorerà le prestazioni di ospedali e dei centri di salute che, attualmente, in assenza di elettricità, hanno uno standard operativo bassissimo e devono arrangiarsi con un generatore. A beneficiare direttamente della costruzione della centrale idroelettrica saranno circa 300 nuclei familiari, 10 istituti scolastici e formativi frequentati da circa 2.200 giovani, 3 dispensari, 37 nuove attività imprenditoriali e varie istituzioni sociali e pubbliche presenti sul territorio.
Fino ad ora Acra ha realizzato una strada di servizio, lunga circa 6 km, per consentire l’accesso al sito di costruzione della diga, oltre ad uno sbarramento per la captazione dell’acqua. Inoltre, la presenza di acqua sporca di fango nel torrente Kisongo ha indotto a spostare la costruzione della presa più a monte, per fare una vasca di sedimentazione di terra e di sabbia, prima che l’acqua entri nella condotta. Attualmente è in fase di costruzione la centrale elettrica, nella quale saranno installate le turbine, i generatori, il trasformatore e i quadri elettrici di controllo.
La popolazione locale è stata coinvolta in tutte le fasi del progetto, dall’ideazione alla realizzazione materiale delle opere. Sono proprio loro oggi che si stanno facendo carico dei lavori. Nel progetto, inoltre, è stata prevista un’attività di formazione della popolazione locale. Attraverso l’erogazione di borse di studio, Acra sta provvedendo alla formazione di tecnici elettrici locali. Lo studio tecnico viene integrato con una formazione pratica, con il coinvolgimento diretto dei corsisti alla realizzazione delle opere del progetto. Inoltre, un’azienda municipalizzata composta da rappresentanti della comunità locale, sarà incaricata, una volta completati i lavori, della gestione della centrale idroelettrica.
Un’altra componente importante del progetto riguarda l’opera di riforestazione che da una parte tutela l’ambiente di un’area che la pressione demografica rende soggetta a continuo disboscamento, a fini agricoli e energetici, per cucinare e per riscaldare. Dall’altra parte consentirà alla popolazione di aumentare il reddito, attraverso la vendita del legname e le attività di falegnameria. Se i lavori di costruzione continueranno con questo ritmo nei primi mesi del 2009 a Madunda si accenderà la prima lampadina.
(AP) (19/12/2007 Agenzia Fides; Righe:46; Parole:571)


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