AFRICA/SUDAFRICA - Tensioni al 52esimo Congresso dell’African National Congress

lunedì, 17 dicembre 2007

Pretoria (Agenzia Fides)-Si è aperto ieri, 16 dicembre, a Polokwane piccolo centro nel nord-est del Sudafrica, il 52esimo Congresso del Congresso Nazionale Africano (ANC), il principale partito politico sudafricano, nato nel 1912 per rappresentare la maggioranza africana della popolazione. I delegati sono chiamati a eleggere il nuovo Presidente del partito, da scegliere tra il Capo dello Stato, Thabo Mbeki, e l’ex Vicepresidente sudafricano Jacob Zuma. Mbeki, che al termine del mandato presidenziale, nel 2009, non potrà ricandidarsi per essere eletto Presidente per una terza volta, perché proibito dalla Costituzione, aspira a mantenere la leadership dell’ANC, e quindi a giocare a lungo un ruolo importante nella vita politica nazionale.
Mbeki, eletto Capo dello Stato nel 1999 e riconfermato nelle elezioni del 2004, può vantare una forte crescita economica del Paese, che non si è però tradotta ancora in un decisivo miglioramento delle condizioni di vita di buona parte della popolazione, preoccupata per la povertà, la mancanza di alloggi, la violenza e le malattie.
Nel 2005 Zuma era stato destituito dalla Vicepresidenza del Sudafrica da Mbeki a seguito di una scandalo legato al megacontratto per l’acquisto di nuovi armamenti da industrie di diversi Paesi europei. Nonostante questo ed altre controversie, legate alla sua vita privata, Zuma sembra essere il candidato favorito dalla base del partito. Zuma infatti rappresenta la parte popolare e più radicale dell'ANC ed è il candidato favorito grazie all'appoggio dei sindacati e della maggioranza lasciata al margine dello sviluppo economico degli ultimi anni.
La battaglia per la leadership del partito è aspra, ma diversi osservatori ritengono che la vittoria andrà a Zuma, che appare avere almeno il 61% dei voti dei 4.075 delegati. Se Zuma dovesse ottenere la leadership del partito condizionerebbe anche gli ultimi 2 anni della Presidenza di Mbeki.
La spaccatura tra le due anime dell’ANC appare profonda, al punto che alcuni commentatori paventano una scissione del partito o, al limite, elezioni anticipate nel caso Mbeki dovesse registrare una pesante sconfitta.
Il 52esimo Congresso dell’ANC segna comunque una svolta anche perché sembrano essere caduti nel vuoto gli appelli lanciati dagli storici leader della lotta all’apartheid, l’ex Presidente Nelson Mandela e l’Arcivescovo anglicano Desmond Tutu. Entrambi, alla vigilia del Congresso, avevano chiesto un profondo rinnovamento della vita politica e un cambiamento dei due candidati. (L.M.) (Agenzia Fides 17/12/2007 righe 28 parole 379)


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