VATICANO - “Perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio”: il fine unico proposto dal Colloquio di Teologia Morale del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia

martedì, 27 novembre 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Si è svolto, a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, il VII Colloquio di Teologia Morale dal tema “Il logos dell’agape: amore e ragione come principi dell’agire” (vedi Fides del 16/11/2007).
Il Colloquio, organizzato dall’Area di Ricerca in Teologia Morale, del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, ha riunito professori e ricercatori di tutto il mondo. La conclusione finale del Colloquio è stata curata dal prof. Juan Josè Pérez-Soba, Madrid, Spagna, che si è soffermato “sulla relazione mutua tra amore e ragione, esplorando l’agire umano come principale orizzonte ermeneutico di tale analisi.”
“Il primo risultato del nostro lavoro è stato di cogliere come la ricerca delle relazioni di questi principi rimandi inevitabilmente ad un’unità iniziale,” dice il professor Pérez-Soba.
“L’ampiezza e la longitudine, l’altezza e la profondità, sono segno della Croce di Cristo, in virtù della quale possiamo ‘conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza’ (Ef 3,19).”
“La sorprendente armonia che si è osservata nel Colloquio, tra pensieri e riflessioni diverse, è probabilmente la sua conclusione principale,” afferma il professor Pérez-Soba. “In realtà - conclude il docente - questa prospettiva unitaria sarà di particolare importanza e stimolo per uno sviluppo ulteriore e sarà un contributo essenziale per qualsiasi studio che ha per oggetto la verità dell’uomo. In questo modo abbiamo contribuito a dare un passo più grande per rispondere alla provocazione che il papa Benedetto XVI ci ha fatto con la pubblicazione di Deus caritas est e che concretizzava nella indimenticabile udienza in occasione del XXV anniversario dell’Istituto Giovanni Paolo II, quando ci incaricò di ‘illuminare la verità dell’amore come un cammino di pienezza in ogni forma dell’esistenza umana’. Questo è ciò che si è cercato di fare in questo incontro ed è ciò che ci spinge ad un cammino futuro pieno di promessa.”
(AP) (27/11/2007 Agenzia Fides; Righe:27; Parole:335)


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