ASIA/BANGLADESH - Sforzo ecumenico di solidarietà dalle Chiese in Bangladesh per le vittime del tifone Sidr

lunedì, 19 novembre 2007

Dacca (Agenzia Fides) - Nel disastro portato dal ciclone Sidr - ampiamente annunciato dalle previsioni che da settimane ne notavano l’approssimarsi alle coste bengalese - le Chiese cristiane non si sono fatte trovare impreparate e hanno messo subito in moto una straordinaria macchina di solidarietà.
Un comitato ecumenico formatosi per gestire le emergenze ha subito reso operativi i programmi preparati nei mesi scorsi, offrendo i primi aiuti umanitari necessari a un gran numero di sfollati. Ne fanno parte diversi organismi dipendenti da Chiese cristiane: “Caritas Bangladesh” (con il contributo di alcune congregazioni religiose, vedi Fides 16/11/2007), “Christian Aid”, la “Christian Commission for Development in Bangladesh”, “Church of Banglandesh”, “Koinonia”, “Lutheran Health Care Bangladesh”. Tutti hanno attivato una rete di volontari che si stano adoperando per i soccorsi
Secondo le stime diramate dalla Mezzaluna Rossa (organizzazione caritativa islamica), il bilancio dei morti si aggira tra 5mila e 10mila. Almeno sei milioni di persone sono state colpite dalla furia del tifone, un quarto dei quali sono sfollati. I feriti sono almeno 1.500, i dispersi un migliaio, ma sono tutti bilanci provvisori, mentre la Croce Rossa stima che almeno 900mila famiglie siano state coinvolte nel disastro. Ora si teme che le migliaia di corpi in decomposizione avvelenino l'acqua spalancando le porte alle epidemie. I soccorritori non sono ancora riusciti a raggiungere le zone maggiormente colpite dal tifone. Al paese stano giungendo gli aiuti da Stati Uniti, Unione Europea, Nazioni Unite (specialmente Pam e Unicef), Arabia Saudita.
Il Santo Padre Benedetto XVI, dopo l’Angelus di ieri 18 novembre, ha lanciato un appello per il Bangladesh, incoraggiando a “porre in atto ogni possibile sforzo per soccorrere questi fratelli così duramente provati”.
Da diverso tempo i rappresentanti cristiani nel Subcontinente indiano si stanno interrogando sulla necessità di tenere pronti programmi di intervento e di solidarietà in risposta ai disastri naturali, sempre più frequenti. In un recente incontro tenutosi a Calcutta, le Chiese cristiane hanno confermato il bisogno di preparare adeguatamente le comunità ecclesiali di base, così da rendere possibile interventi più efficaci. Pintu William Gomes, funzionario della “Caritas Bangladesh”, ha raccontato che la Caritas locale invita le comunità di base a condividere le risorse disponibili in occasioni dei disastri naturali. Benedict Alo Rozario, Direttore della “Caritas Bangladesh”, ha sottolineato che gli aiuti umanitari vanno poi accompagnati da adeguate politiche di sviluppo, specialmente a beneficio delle comunità più povere e vulnerabili. (PA) (Agenzia Fides 19/11/2007 righe 28 parole 289)


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