EUROPA/BELGIO - Rendere i farmaci accessibili a tutti i poveri del mondo ed impedire che i brevetti ne blocchino la distribuzione

martedì, 6 novembre 2007

Bruxelles (Agenzia Fides) - L’impegno per rendere i farmaci accessibili ai poveri di tutto il mondo, specialmente in Africa, è il tema centrale di una riunione intergovernativa in corso a Ginevra, dal 5 al 10 novembre. L’obiettivo è impedire che i brevetti blocchino l’accesso ai farmaci.
In un recente accordo, gli Stati dell’Unione Europea (UE) hanno sancito l’opportunità di distribuire versioni generiche di farmaci brevettati per l’esportazione verso i paesi poveri che non hanno impianti propri per produrli. La prossima settimana, il Gruppo di Lavoro Intergovernativo (IGWG) sulla salute pubblica, l’innovazione e i diritti di proprietà intellettuale si riunirà, sempre a Ginevra, per elaborare un piano di azione. Questo si è reso necessario dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel suo rapporto 2006, aveva lanciato il monito che se non fossero stati messi in chiaro alcuni punti, i brevetti avrebbero continuato ad essere richiesti dai laboratori, privando i poveri dei farmaci salva vita.
La Commissione Europea, organo esecutivo dell’UE, si è recentemente impegnata a non porre ostacoli a nessuno dei suoi 27 stati membri nel caso in cui questi decidessero di produrre farmaci generici come alternative più economiche alle medicine brevettate, generalmente troppo care per la maggior parte degli abitanti dei paesi poveri.
L’accordo è stato raggiunto tra i membri del Parlamento Europeo e i rappresentanti dei governi dell’UE e della Commissione. La decisione esonererà in modo permanente dagli accordi del 2003 sui Diritti di Proprietà Intellettuale Relazionati con il Commercio (Trips). Questa esenzione è stata elaborata per permettere ai paesi poveri, incapaci di far fronte alle emergenze sanitarie, di importare le versioni generiche economiche di farmaci brevettati prodotti sotto una licenza obbligatoria.
La decisione dell’UE era stata già presa a dicembre 2005, ma allora i parlamentari negarono l’approvazione fino a quando non avessero ottenuto le concessioni degli altri organi principali dell’UE. Come parte dell’accordo, la Commissione si è anche impegnata a non inserire nessuna disposizione sulla proprietà intellettuale in relazione, in particolare, con le ditte farmaceutiche previste negli Accordi di Associazione Economica (EPA), attualmente negoziati con casi 80 paesi di Africa, Caraibi e Pacifico (ACP).
L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) stima che nel 2005, 25,8 milioni di persone erano sieropositive nell’Africa subsahariana. In Etiopia, Ghana, Lesotho, Mozambico, Nigeria, Tanzania e Zimbabwe, il 90% di quelli che hanno bisogno di farmaci antiretrovirali per curare l’Aids potrebbero non ottenerli. Rimane quindi urgente trovare altre misure per tutelare la distribuzione dei farmaci essenziali in Africa. Attualmente il sistema di brevetti dell’UE è insufficiente. (AP) (6/11/2007 Agenzia Fides; Righe:40; Parole:432)


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