ASIA/INDIA - 45 nuovi centri sanitari per i sieropositivi saranno aperti dalla Commissione Sanitaria della Conferenza episcopale indiana in cinque stati dell’India

lunedì, 29 ottobre 2007

Nuova Delhi (Agenzia Fides) - La Commissione Sanitaria della Conferenza episcopale indiana ha in programma di aprire 45 nuovi centri sanitari (CCCs) in Bengala occidentale, Orissa, Chattisgarh e Gujarat. Per la prima volta la Chiesa cattolica in India ha avuto accesso ad un sussidio economico del Fondo Globale delle Nazioni Unite, ha detto Padre Vadakunthala, Segretario esecutivo della Commissione per la Salute.
L’obiettivo generale del programma di supporto del Global Fund è prevenire l’ulteriore diffusione della pandemia. Nello specifico, il programma vuole garantire l’accesso alle cure delle malattie e migliorare l’assistenza dei malati di Aids attraverso i Centri di assistenza comunitari (CCCs) oltre ad integrare i trattamenti per i sieropositivi e i servizi di sostegno all’interno dei servizi già esistenti.
L’Arcivescovo di Bangalore Mons. Bernard Moras, Presidente della Commissione per la Salute della Conferenza dei Vescovi indiani, ha detto che la Commissione è stata scelta come partner di questo programma grazie ai programmi di prevenzione per la trasmissione materno infantile del virus Hiv, ai centri volontari per le visite mediche e ai test negli stati di Tamil Nadu, Karnataka e Andrha Pradesh.
Cinque centri sanitari comunitari saranno operativi subito, mentre i nuovi 45 saranno avviati entro marzo del 2009.
Nel 2005 la Chiesa Cattolica dell’India aveva ufficialmente lanciato la politica della Chiesa in India su Hiv/Aids, con una campagna dal titolo “Impegno alla compassione e alla cura”.
(AP) (29/10/2007 Agenzia Fides; Righe:24; Parole:243)


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