ASIA/PAKISTAN - La società civile in Pakistan condanna l’attentato contro Benazir Bhutto e ribadisce l’impegno a operare per la dignità della persona e i diritti umani

venerdì, 19 ottobre 2007

Lahore (Agenzia Fides) - Dolore e sconcerto, disappunto e ferma condanna per la violenza: sono queste le reazioni della società civile pakistana l’indomani dell’attentato suicida avvenuto ieri sera, 20 ottobre, a Karachi, diretto contro Benazir Bhutto, ex premier pakistana rientrata dall’esilio volontario. Unanime è giunta dalle associazioni civili, dalla Chiesa, dalle minoranze religiose - oltre che dagli ambienti istituzionali e da leader religiosi islamici - la condanna per la strage che ha provocato almeno 139 morti e 550 feriti, mentre il bilancio delle vittime continua a salire.
La “Commissione per la Pace e lo Sviluppo Umano”, organizzazione della società civile, ha segnalato che la società in Pakistan resta deteriorata da abusi e violenze: insieme con un forum di organizzazioni laiche e cristiane impegnate per i diritti umani a livello nazionale, la Commissione, ha riportato l’attenzione sul tema dei diritti e della giustizia, notando che questa battaglia conduce a un reale progresso economico, sociale e culturale della nazione
Inoltre, in un paese in cui sono forti le spinte del fondamentalismo islamico, la Chiesa cattolica prosegue instancabile la sua opera di diffondere una cultura della pace, dell’incontro fra civiltà, dell’armonia sociale e interreligiosa, come testimonia la Commissione nazionale “Giustizia e Pace”, della Conferenza Episcopale del Pakistan, che ha ribadito il suo impegno a promuovere una cultura rispettosa dei diritti umani e della dignità della persona, soprattutto fra i giovani.
Benazir Bhutto ha confermato di voler rimanere in patria e presentarsi alle elezioni parlamentari del prossimo gennaio alla testa del Partito Popolare del Pakistan, affermando: “Non modificheremo i nostri progetti. La nostra lotta per la democrazia continuerà”. Intanto il Partito Popolare del Pakistan ha proclamato tre giorni di lutto. Anche le comunità cattoliche e altre minoranze religiose hanno annunciato preghiere per le vittime innocenti della strage. (PA) (Agenzia Fides 19/10/2007 righe 27 parole 272)


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