Organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie dal 1927
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Istituita il 13 giugno di quest’anno presso la Pontificia Università Lateranense, la Cattedra “Gloria Crucis” viene inaugurata domani, 30 ottobre, all’interno di un seminario di studio promosso dalla Curia Generalizia dei Passionisti “Memoria Passionis in Stanislas Breton. Passionista nel suo 90° genetliaco”. La comunità religiosa dei Passionisti ispira la propria vita e l’apostolato alla Passione di Gesù pertanto promuovendo l’istituzione di questa Cattedra nella Pontificia Università Lateranense, offrono la possibilità di uno studio scientifico sulla Passione di Gesù e sulla sofferenza umana, ne approfondiscono la consapevolezza del loro significato per ogni uomo e per la vita del mondo.
Il titolo Gloria Crucis fa riferimento al tema essenziale della fede che riguarda la manifestazione di Dio attraverso la croce e l’accesso a Dio da parte della creatura sempre attraverso la Croce. Nello sviluppo teologico della chiesa primitiva, lo scandalum crucis è superato da una riflessione teologica, specialmente nel vangelo di Giovanni, che considera l’evento della croce come glorificazione di Dio e come ascesa di Gesù nella sua gloria ed inizio del suo regno di gloria.
La Cattedra non è una Facoltà o un Istituto. Essa costituisce una struttura operativa interdisciplinare, referente delle varie facoltà o istituti della PUL o collegati con essa, organizza cicli di lezioni, seminari, conferenze, mostre, simposi o congressi attinenti alle finalità della Cattedra, realizza un Centro di documentazione sulla Passione di Cristo e favorisce e sostiene iniziative sulla spiritualità della Passione. Le attività proposte si possono utilmente offrire come un’integrazione molto valida degli studi cristologici e teologici in genere. La Cattedra ha come direttore P. Fernando Taccone, c.p., docente presso l’Istituto Pastorale Redemptor Hominis della Lateranense, un comitato scientifico e assume la rivista La Sapienza della Croce. (S.L.) (Agenzia Fides 29/10/2003 – Righe 21; Parole 286)
