AFRICA/KENYA - “Il lavoro pastorale all'interno della sanità del Kenya è un punto fermo e necessita di essere potenziato”: la testimonianza di Paolo Guarise, missionario Camilliano, a 30 anni dalla fondazione della missione Camilliana nel paese

lunedì, 15 ottobre 2007

Tabaka (Agenzia Fides) - “Tre religiosi della Provincia Camilliana Lombardo Veneta e tre suore Ministre degli Infermi sono stati i pionieri della fondazione camilliana in Kenya. Sono giunti in questa nazione dell'Africa Orientale nel luglio 1976, rispondendo all'invito di due diocesi: quella di Cremona, retta da monsignor Danio Bolognini e quella di Kisii, retta da mons. Tiberius Mugendi”. Lo racconta a Fides Padre Paolo Guarise, missionario camilliano appena rientrato a Roma dopo tanti anni di servizio ai poveri e ai malati in Kenya.
“A fare da tramite tra le due autorità diocesane è stato un sacerdote cremonese dalla spiccata passione missionaria, mons. Ercole Brocchieri. Egli ha esercitato un'influenza decisiva sulla Provincia Lombardo Veneta affinché questa accettasse di reggere l'ospedale di Tabaka, costruito tre anni prima dalla Misereor, ma senza riuscire a decollare.
Con l’arrivo dei figli di san Camillo l'ospedale di Tabaka ha preso a funzionare e si è ulteriormente sviluppato. Infatti dai 120 posti-letto iniziali, oggi può vantarne più del doppio.
L'attività di assistenza è stata estesa anche sul territorio attraverso la gestione di mobil clinics (dispensari); l'ospedale è stato dotato di un moderno laboratorio analisi; sono state costruite varie decine di mini appartamenti per il personale qualificato e, fiore all'occhiello, è stata fondata una Scuola per Infermieri Professionali che apre le sue aule a un centinaio di allieve infermiere.”
“Ben presto è stata avvertita l'esigenza di estendere il carisma camilliano al di fuori dell’ospedale di Tabaka, offrendo la cura spirituale agli ammalati tra i circa 30 milioni di abitanti che conta il Paese. L'occasione è stata offerta dal Cardinale di Nairobi, Maurice Michael Otunga, già Vescovo di Kisii, che chiedeva di lavorare nella sua diocesi.
Era il 1980 quando i primi due camilliani cominciarono a prestare la loro opera pastorale in alcuni ospedali di Nairobi. I laici sono stati coinvolti attraverso il volontariato e sono di grande aiuto, permettendoci di arrivare dove da soli non ce la faremmo mai. I rapporti con le autorità dell'ospedale sono buoni, infatti è stato concesso di avere una cappella ad uso esclusivo dei cattolici, mentre fino a poco prima si era dovuto condividere un unico locale con altre denominazioni religiose. Anche se poco appariscente, il lavoro pastorale all'interno della sanità del Kenya è un punto fermo e necessita di essere potenziato.
Dal 2002 assicuriamo l’assistenza pastorale agli ospedali governativi di Mathari mental Hospital, Mbagathi District Hospital, Spinal Injury Hospital; e a un ospedale privato: Nairobi Hospital.”
“Nel 1992 - tramite i padri Passionisti che da 30 anni evangelizzavano la popolazione del South Nyanza sul Lago Vittoria - abbiamo accolto l’invito di prenderci carico dell'assistenza dei malati della baia di Karungu, un'area di 5.000 chilometri quadrati che conta all'incirca centomila abitanti.
In questo contesto è sorto il Progetto Karungu, un ospedale per far fronte alle necessità della popolazione locale che altrimenti avrebbe dovuto percorrere 60 chilometri per raggiungere l'ospedale di Homa Bay, oppure 80 per raggiungere quello di Tabaka. Dall'agosto 1995 l’ospedale di Karungu è una realtà.
Nel 2000 Karungu ha aperto il Dala Kiye, una casa per bambini orfani vittime dell’AIDS. Con tale iniziativa la comunità offre vitto, alloggio e aule scolastiche a centinaia di bambini - i cui genitori sono morti di AIDS - che altrimenti finirebbero sulla strada aggiungendosi a tanti altri bambini di strada abbandonati a se stessi. Molti altri sono seguiti sul territorio, nei loro villaggi, tramite una rete di servizi sociali monitorizzati dal nostro ospedale. Di recente, sempre a Karungu, in collaborazione con la Charitas americana, è stato allestito un centro per la terapia antiretrovirale.
Nel 2001 a Nairobi è stato aperto un Centro di Formazione Pastorale dove persone che si dedicano ai malati - a livello infermieristico, o sociale, o pastorale - frequentano i corsi di CPE il cui scopo è di preparare persone che si accostano ai malati sotto il profilo umano, psicologico e religioso.”
Sarà possibile leggere per intero la testimonianza di Padre Guarise su Fides sabato 20 ottobre 2007, all’interno del Dossier per la Giornata Mondiale delle Missioni.
(AP/PG) (15/10/2007 Agenzia Fides; Righe:56; Parole:698)


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