ASIA/MYANMAR - Appello della Caritas Internationalis per la pace in Myanmar

venerdì, 28 settembre 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - La Caritas Internationalis chiede la fine della violenza in Myanmar, il rispetto dei diritti umani e una risoluzione pacifica della crisi che sta investendo la nazione birmana. In un appello diffuso ieri, si chiede al governo di “rispettare i diritti umani dei civili, incluso il diritto a una protesta pacifica”.
Inoltre la Caritas invita la comunità internazionale a usare la sua influenza nei confronti del governo birmano per ottenere una risoluzione non violenta della crisi: “Cina, India e i paesi dell’Asean potrebbero coinvolgersi di più con il Myanmar”.
Lesley Anne Knight, da poco eletta Segretario Generale della Caritas Internationalis, ha detto: “Condanniamo la risposta violenta alla manifestazione pacifica e siamo solidali con il popolo del Mynamar. La comunità internazionale dovrebbe continuare la sua vigilanza sugli eventi che stanno accadendo in Myanmar, che potrebbero avere pesanti ripercussioni sui monaci e sulla popolazione civile”. La Caritas apprezza l’impegno dell’Onu nel cercare una intervento per pacificare il paese.
Sulla crisi in Myanmar è intervenuta ancghe la “Caritas Australia” che ha ricordato la Giornata per la Giustizia Sociale vissuta dalla Chiesa australiana sul tema “Chi è il mio prossimo?”, e ricordando che la Chiesa è vicina a chiunque soffre, ai poveri, ai deboli e agli emarginati. “In questo momento il popolo birmano è il nostro prossimo”, ha sottolineato Jack De Groot, responsabile della Caritas Australia. “Siamo a fianco del popolo birmano in questa lotta per la giustizia e la libertà, con la preghiera e tutta la nostra solidarietà”, ha detto. (PA) (Agenzia Fides 28/9/2007 righe 25 parole 257)


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