ASIA/INDIA - Una nuova casa per gli orfani, opera dell’Ong Avsi in favore dell’infanzia in Tamil Nadu

martedì, 18 settembre 2007

Pondicherry (Agenzia Fides) - Nello stato indiano del Tamil Nadu (India meridionale), uno dei più poveri dell’India, la condizione dell’infanzia è molto difficile: orfani, bambini di strada, assistenza sanitaria insufficiente, mancanza di istruzione, lavoro minorile, sono i problemi che colpiscono i bambini dello stato. Inoltre lo tsunami del 2004, che ha colpito fortemente il Tamil Nadu, ha acuito le difficoltà, distruggendo 351 centri di accoglienza per bambini e 186 scuole.
Le condizioni dell’infanzia in Tamil Nadu sono critiche sia nelle aree urbane che in quelle rurali. In molti slum delle città i bambini vivono in famiglie in condizioni economiche decisamente precarie. Per questo motivo molto spesso sono obbligati a lavorare in piena infanzia, senza poter frequentare nemmeno i corsi di scuola elementare, condannati a una vita di emarginazione. Anche i bambini di famiglie contadine vivono in condizioni di estrema povertà. Per questo i figli delle famiglie povere cominciano generalmente a lavorare a 10 anni o prima, anche se il lavoro minorile non è consentito dalla legge. I bambini lavorano nei campi oppure come manodopera buon mercato nelle industrie, nelle fabbriche di laterizi o tessili. Lavorano fino a 14 ore al giorno per 7 giorni alla settimana. Inoltre molte vedove e madri non sposate o separate dai mariti non hanno la possibilità di occuparsi dei figli e devono affidarli ad un orfanotrofio o inviarli a mendicare.
A questa situazione ha cercato di rispondere l’Avsi (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale) - nata nel 1972 e riconosciuta come organizzazione non governativa di cooperazione internazionale - creando un nuovo orfanotrofio a Kolly Hills, grazie ai fondi raccolti in seguito allo tsunami. La struttura è stata intitolata “Betty Boys Home” e accoglie 50 bambini tra i 6 e 14 anni.
La casa di accoglienza inaugurata dall’Avsi è un edificio di circa 400 mq disposto su 2 piani e comprende cucina, sala da pranzo, dormitori, libreria, sala studio, sala ricreativa, ufficio e servizi. Gestita dai Missionari di San Francesco di Sales, una congregazione religiosa indiana, la casa di accoglienza è stata intitolata “Betty Boys Home” in memoria di Betty Buzzi, volontaria Avsi recentemente scomparsa.
AVSI oggi è presente in 32 paesi di Africa, America Latina, Medio Oriente ed Est Europa, dove svolge circa 70 progetti nei settori sanità e igiene, cura dell'infanzia in condizioni di disagio, educazione, formazione professionale, microimprenditorialità, recupero delle aree marginali, agricoltura, tutela dell’ambiente. (PA) (Agenzia Fides 18/9/2007 righe 28 parole 289)


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