AFRICA/SIERRA LEONE - Scheda del Paese

venerdì, 7 settembre 2007

Roma (Agenzia Fides)- La Sierra Leone ha un’estensione di 71.740 km2 e confina ad ovest con l’Oceano Atlantico, a nord-ovest con la Guinea e a sud-est con Liberia. La popolazione conta 5 milioni 700mila abitanti.
Storia. Nel 1462 l’esploratore portoghese Pedro da Cinta diede il nome di Serra Lioa, poi divenuto il nome attuale dallo spagnolo, alla catena montuosa che sta di fronte a un lungo tratto di costa del Paese, non tanto per la presenza di leoni, ma per il suo aspetto selvaggio e impenetrabile. I primi insediamenti europei risalgono al XVII secolo con le stabilimenti di alcune stazioni commerciali britanniche. La presenza inglese si rafforzò nel XVIII secolo con la creazione della compagnia Sierra Leone Company che assunse il controllo della costa. Verso la fine del ‘700 grazie all’iniziativa del filantropo inglese Granville Sharp si insediarono i primi schiavi liberati. Il territorio venne ribattezzato da Sharp “The Province of Freedom”, la provincia della libertà. Nel 1807 il Parlamento britannico mise fuori legge la tratta degli schiavi e Freetown (l’attuale capitale del Paese) divenne una base navale e luogo di azione giudiziaria contro gli schiavisti. Nel 1808 la penisola compresa tra la baia di Sierra Leone e la Yawry Bay divenne colonia della Corona britannica dove furono inviati gli schiavi liberati, che hanno dato vita all’attuale etnia dei krios. Nel 1898 sul resto del Paese venne esteso il protettorato britannico. Nel 1951 la Gran Bretagna accordò alla Sierra Leone una Costituzione che permetteva l’elezione di un governo locale, che agiva nei limiti concessi dal protettorato inglese. Il 27 aprile 1961 la Sierra Leone ottenne l’indipendenza nell’ambito del Commonwealth. Il Paese cadde in mano a una ristretta elite dedita solo allo sfruttamento delle ricchezze nazionali, in particolare l’estrazione e la commercializzazione dei diamanti. Iniziò un periodo di instabilità politica con i governi che si succedevano in continuazione insieme a colpi di Stato militari. Il 19 aprile 1971 venne proclamata la Repubblica (il Capo dello Stato non era più la Regina d’Inghilterra) e il potere venne consolidato nelle mani dell’All People’s Congress, che assicurò un lungo periodo di stabilità politica contraddistinto però da una gestione autoritaria dello Stato. Negli anni ’80 il forte indebitamento del Paese costrinse il governo a varare severe misure di austerità economica che provocarono forti proteste popolari e una progressiva erosione del consenso del governo. Nel 1991 il Fronte Unito Rivoluzionario (RUF) iniziò una ribellione che sfociò in una guerra civile decennale (1991-2002). Nel 1992 si insediò una giunta militare, ma nel 1996, a seguito delle pressioni internazionali, si tennero libere elezioni, vinte da Ahmad Tejan Kabbah, un ex diplomatico che ha lavorato presso l’ONU per oltre 20 anni. Nel maggio 1997 Kabbah venne però rovesciato da un golpe militare. La nuova giunta si alleò con i ribelli del RUF. Kabbah venne insediato di nuovo dall’intervento di una forza di pace africana guidata dalla Nigeria. Dopo alterne vicende, contrassegnate dal massiccio intervento delle forze ONU e britanniche, il RUF ha deposto le armi e nel gennaio 2002 il Presidente Kabbah ha dichiarato ufficialmente conclusa la guerra. Nelle elezioni del maggio 2002 Kabbah è stato rieletto per un secondo mandato.
Economia. L’economia nazionale dipende fortemente dal settore estrattivo. La Sierra Leone è uno dei maggiori produttori di diamanti e dispone di una delle maggiori riserve mondiali di rutilio (dal quale si ricava il titanio strategico per l’industria aeronautica e degli armamenti).
Religione: la maggior parte della popolazione pratica la religione tradizionale africana; circa un terzo sono musulmani. La minoranza cattolica è concentrata soprattutto nella capitale.
La Chiesa cattolica: I cattolici sono 258mila distribuiti su 3 diocesi con 60 parrocchie. Vi sono 4 Vescovi, 79 sacerdoti diocesani, 55 sacerdoti religiosi, 38 religiosi professi e 47 religiose. I catechisti sono 486. la Chiesa cattolica gestisce 56 scuole materne con 5.858 bambini; 554 scuole primarie con 112.579 alunni; 54 scuole secondarie con 31.060 studenti, 4 ospedali e 7 dispensari. (L.M.) (Agenzia Fides 7/9/2007 righe 50 parole 661)


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