AMERICA/PERU’ - Un ospedale “sul tetto del mondo”, in una delle zone più povere ai confini della foresta amazzonica

mercoledì, 5 settembre 2007

Lima (Agenzia Fides) - Con soli 90 mila dollari e in appena 15 mesi l’Ospedale “Santa Teresa” è ora una realtà. Si trova ad Abancay, nel nord del Perù, una delle zone più povere ai confini della foresta amazzonica; è stato inaugurato il 28 agosto 2006. Un giorno speciale per un medico italiano, primario nell’ospedale di Castelvetrano-Selinunte che, con alcuni amici dell’Opus Dei e dell’Icu, ha progettato l’ospedale dopo un viaggio nel paese latinoamericano, a contatto con gente semplice e buona, che condivide volentieri tutto quello che ha, in un posto dove la miseria genera soprattutto grave malasanità.
“In Perù ho avuto modo di vedere il volto più vero delle grande Chiesa Cattolica che si serve di preti e suore come fossero santi in terra”, ha detto il medico.
Questa esperienza, che coinvolge persone dell’Opus Dei, mette in evidenza che nel grande cuore del fondatore dell’Opus Dei entravano tutti, ricchi e poveri, abitanti del Sud del mondo e cittadini delle metropoli. A tutti San Josemaría desiderava portare la pace del cuore che riposa in Dio e la gioia di comprendere che il proprio lavoro quotidiano può diventare “opus Dei”, opera di Dio, grazie alla preghiera silenziosa che consiste nell’identificare le proprie intenzioni con quelle di Dio.
Questo suo desiderio portò i suoi figli spirituali a impegnarsi nelle imprese più diverse. La sua famosa frase “di cento anime ce ne interessano cento, ci interessano i contadini delle Ande come i banchieri di Wall Street” è stata messa in pratica in tanti modi. Nell’apostolato personale di amicizia e confidenza svolto silenziosamente nei cinque continenti fino alle imprese educative più audaci, come quella di trasformare la “hacienda azucarera” di Montefalco in Messico in un villaggio educativo per i contadini.
(AP) (5/9/2007 Agenzia Fides; Righe:26; Parole: 313)


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