AMERICA/MESSICO - “Los Quijotes de San Antonio” si prenderanno cura di 5 mila poveri di Oaxaca

mercoledì, 5 settembre 2007

Città del Messico (Agenzia Fides) - Il gruppo di medici denominati “Los Quijotes” sono nuovamente ad Oaxaca, lo stato più meridionale del Messico, per offrire assistenza medica gratuita a cinque mila abitanti poveri della zona, che non hanno accesso a nessun servizio sanitario, provenienti da 69 municipi, a persone con malattie come il diabete, l’ipertensione arteriosa.
Il direttore di questo gruppo di medici di San Antonio, Texas, Hugo Castañeda, ha spiegato che il lavoro viene svolto in collaborazione con il settore sanitario dell’organizzazione e con volontari. “Sono già 11 anni che veniamo a Oaxaca e ci fa piacere vedere che tanta gente viene a curarsi”, ha detto.
Il medico ha anche aggiunto che ci sono molte differenze nella forma in cui si presenta una malattia da una regione dello Stato all’altra: “Ad Oaxaca, in Tlahuitoltepec, il 7% soffre di diabete, tuttavia i malati sono magri, camminano normalmente a piedi e non hanno molte complicazioni, mentre a Tlacolula, dove ci sono le macchine e il cibo è più saporito, l’incidenza del diabete aumenta, aumentano l’obesità, l’ipertensione e le complicazioni”.
Nel corso di queste giornate vengono curate, tra le altre, malattie specialistiche di Ginecologia, Psicologia, Oftalmologia, Odontoiatria, Traumatologia, Pediatria e Ortopedia, oltre ad esami di laboratorio gratuiti. Vengono anche donati medicinali e occhiali a chi ne ha bisogno.
La maggior parte dei pazienti sono persone adulte, oltre i 60 anni, con problemi derivati da un diabete curato male.
“Los Quijotes de San Antonio” sono un gruppo di infermieri e medici volontari fondato nel 1988. Dal 1996 dedicano un periodo dell’anno alle cure mediche gratuite a Oaxaca e assistono oltre quattro mila poveri.
“Los Quijotes” sono ospiti della Casa de la Iglesia, nella colonia Reforma, dove è possibile trovare medicinali, guanti, scarpe e mascherine igieniche donate dai laboratori farmaceutici.
(AP) (5/9/2007 Agenzia Fides; Righe:28; Parole:312)


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