ASIA/INDIA - Istituti di istruzione cattolici e scuole di formazione professionale elogiati dal governo indiano

venerdì, 20 luglio 2007

Bangalore (Agenzia Fides) - E’ ampiamente riconosciuto, a tutti i livelli, che la comunità cattolica fornisce in India un servizio nel campo dell’istruzione che risulta di alta qualità tecnico-scientifica e riscuote l’apprezzamento di politici, intellettuali, accademici e di famiglie appartenenti a diverse comunità religiose.
In tutto il paese scuole e istituti cattolici, che forniscono alti standard qualitativi di istruzione, sono divenuti punti di eccellenza dei servizi educativi nazionali. Anche Muhammad A. Fatmi, Ministro indiano per lo Sviluppo delle Risorse Umane e l’Istruzione ha ripetuto di recente che “occorre riconoscere il prezioso contributo che offrono al paese le scuole cattoliche”.
Nel contesto di questo impegno di alto livello scientifico, si inquadra l’opera del “Don Bosco Tech India” (DBTI), gestito dai Salesiani, situato tra le migliori esperienze di formazione professionale dalla “Planning Commission”, ente nazionale indiano per lo sviluppo, in una ricerca sulle strutture dedite alla promozione del lavoro. Il DBTI in particolare è una sorta di network che unisce gli istituti salesiani di tutto il paese che offrono formazione professionale e abilitano al lavoro. Negli ultimi anni il “Don Bosco Tech India” si è impegnato a rafforzare la collaborazione e a condividere le energie e le risorse, preparando i giovani al lavoro nel campo dell’elettronica, delle telecomunicazioni, dell’informatica, della meccanica, dell’artigianato.
Lo sforzo della comunità cattolica è apprezzato in India perché nel paese, come informa l’Unicef, vi sono oltre 60 milioni di bambini che non frequentano la scuola neppure per un giorno della loro vita. Nonostante punte di eccellenza a livello internazionale raggiunte in alcuni campus universitari, il tasso di analfabetismo è pari al 35% e, nel caso dei gruppi più poveri, sale fino a 55%. D’altro canto lo sviluppo intellettuale, scientifico e tecnologico, specialmente in alcuni distretti (come quello di Bangalore in Karnataka), hanno fatto del paese un punto di riferimento a livello mondiale per la produzione di software informatico. Il divario fra immense fasce di povertà ed élite ricchissime, si è dunque ampliato riproducendosi nel campo del sapere, dove milioni di cittadini non hanno la possibilità di accedere a un’istruzione di base. (PA) (Agenzia Fides 20/7/2007 righe 26 parole 267)


Condividi: