ASIA/INDIA - Un “Movimento di Rigenerazione Nazionale” per sensibilizzare sul dialogo e contrastare il fondamentalismo religioso

martedì, 17 luglio 2007

Jammu (Agenzia Fides) - Combattere il fondamentalismo religioso, la ghettizzazione etnica, la corruzione nella società indiana: questi gli obiettivi del “Movimento di Rigenerazione Nazionale” creato da un gruppo di ledere religiosi appartenenti a diverse fedi e oggi guidato dal Vescovo di Jammu-Srinagar, Mons. Peter Celestine Elampassery. Il movimento ha lo scopo di creare un clima di armonia fra le diverse comunità di fede e, di etnia, di cultura presenti nella variegata società indiana. Esso intende riscoprire e porre all’attenzione dei fedeli e di tutti i cittadini indiani i valori positivi che uniscono le e diverse e religioni e cooperare così alla crescita armonica della società indiana, allo sviluppo e al bene dell’intera nazione.
Come affermano i componenti del Movimento - nato per contrastare una tendenza di radicalismo religioso emersa in India negli ultimi anni - la “Grande India deve contenere la sequela e dello spirito di preghiera tipico dell’Islam; la concezione dell’unità nella diversità, tipica della religione indù; il cuore coraggioso, compassionevole e non-violento presente nella fede sikh, jainista e buddista; l’intelletto e l’intraprendenza dei parsi; la volontà, la perseveranza e l’aderenza alla legge degli ebrei; il perdono e lo spirito di amore che si sacrifica per l’altro, cuore del cristianesimo”.
Il Movimento sta allargando la sua base di consenso e, dal Kashmir dove è nato, sta espandendosi ad altri stati dell’India. Oltre a una dimensione spirituale (momenti di preghiera) e culturale (incontri di confronto e di studio), il movimento promuove anche una solidarietà attiva, aiutando famiglie bisognose, di tutte le religioni, e soprattutto bambini poveri o orfani, garantendo loro un’adeguata istruzione.
In una recente Convention, svoltasi a Jammu, i membri del Movimento hanno notato che “è molto importante operare nelle scuole, con gli studenti, per far nascere in loro la consapevolezza di rifuggire il fondamentalismo religioso, il radicalismo e la corruzione, affinché possano aborrire ogni forma di violenza e diventare buoni cittadini in futuro”. (PA) (Agenzia Fides 17/7/2007 righe 25 parole 257)


Condividi: