VATICANO - Le preghiere del cristiano in tutte le lingue: ungherese (I) - Le radici cristiane dei Popoli d’Europa

martedì, 17 luglio 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - La Repubblica di Ungheria (in ungherese Magyar Köztársaság) è un paese dell’Europa centrale, membro dell’Unione Europea. Confina con Austria, Slovacchia, Ucraina, Romania, Serbia, Croazia e Slovenia.
La fondazione dell’Ungheria - L’Ungheria sarebbe stata fondata da Árpád che nel IX secolo avrebbe condotto i Magiari (giunti dagli Urali e dal Volga) nelle pianure della Pannonia. Nel 955, la battaglia di Lechfeld contro l’imperatore germanico Ottone, arrestò le loro incursioni devastatrici. Árpád è il nome della prima dinastia che regnò in Ungheria dall'896 al 1301, e prese il nome dal suo primo Duca, Árpád di Ungheria, che regnò dall'896 al 907.
Il Regno di Ungheria venne stabilito nel 1001 da re Stefano (Vajk era il suo vero nome). Inizialmente la storia dell'Ungheria si sviluppò parallelamente a quella dalla Polonia e della Boemia, con numerosi legami con i papi e gli imperatori del Sacro Romano Impero germanico. L'Ungheria venne in parte distrutta nel 1241-1242 dalle armate mongole dell'Orda d'Oro. Nel 973 il duca Géza, discendente di Arpád, sale al potere. Egli intraprende l'organizzazione di uno Stato ungherese favorendo il cristianesimo.
Géza è il rivale del “gyula” della Transilvania (indica un capo, e il nome proviene probabilmente dal nipote di uno dei capotribù magiari che conquistarono l'Ungheria), che guarda verso Bisanzio, di cui sposa la figlia Sarolt. Géza si rivolge ad Ottone II che gli invia Bruno, Vescovo di San Gall, ed accetta di convertirsi al cattolicesimo romano, così come suo figlio Vajk, che prende allora il nome di Stefano (István) all'età di dieci anni (985). In Ungheria vengono così fondati chiese e monasteri (abbazia benedettina di Pannonhalma).
Géza fa convertire, anche con la costrizione, un gran numero di signori e guerrieri, perseguita gli "sciamani" e i pagani recalcitranti. Avrebbe fatto seppellire vivo Thonuzoba, capo dei Pecceneghi. Deve affrontare numerose rivolte, ma rafforza il suo potere. L'Ungheria divenne progressivamente un regno importante ed indipendente che aveva dato vita ad una cultura centro-europea distinta e legata alle più importanti civiltà dell'Europa occidentale.
L'indipendenza ungherese termina all'inizio del XVI secolo, con la conquista dal Paese da parte dell'Impero ottomano. Prima dalla fine del XVII secolo, dopo 150 anni, l'Austria e i suoi alleati cristiani ripresero all'Impero ottomano i territori dell'Ungheria attuale. Tuttavia, grazie alle vittorie contro l'Austria della coalizione franco-italiana (battaglia di Solferino, 1859) e alla Prussia (battaglia da Königgratz, 1866), l'Ungheria riuscirà finalmente, nel 1867, a diventare una parte autonoma dell'Impero austro-ungarico e questo fino alla caduta dell'Impero alla fine della Prima Guerra mondiale. L'Ungheria si separa dall'Austria il 31 ottobre 1918. Nel gennaio 1920 si svolgono le elezioni per eleggere un'assemblea unicamerale. L'ammiraglio Miklós Horthy viene eletto reggente. Horthy regna con poteri autoritari durante la maggior parte del periodo della guerra ed instaura un regime nazionalista ed irredentista in un'Ungheria legata al ricordo di un grande regno ante-guerra.
Horthy si allea con la Germania nazista nel 1930, con la speranza di riottenere i territori perduti durante la Prima Guerra mondiale. L'Ungheria viene ricompensata da Hitler con territori appartenenti alla Cecoslovacchia, alla Iugoslavia e alla Romania, e prende parte attivamente alla Seconda Guerra mondiale. Tuttavia, nell'ottobre 1944, allarmato dalla defezione della Romania, Hitler sostituisce Horthy con il collaboratore nazista ungherese Ferenc Szálasi e il suo Partito delle Croci frecciate, allo scopo di evitare la defezione dell'Ungheria.
Più di 450.000 Ebrei e diverse centinaia di "Tziganes" perirono nell'Ungheria horthista. In seguito alla caduta della Germania nazista, l'Ungheria entra a far parte della zona d'influenza sovietica e diviene uno Stato comunista, dopo un breve periodo di democrazia nel 1946-1947. Nel 1956 l'insurrezione di Budapest e l'annuncio della revoca del Patto di Varsavia viene repressa da un intervento militare dell'Unione Sovietica e porta alla deposizione e all'esecuzione del Primo ministro comunista riformatore Imre Nagy. Dagli anni '60 fino alla fine degli anni '80 l'Ungheria appezza il suo statuto particolare tra i paesi del Blocco dell'est, sotto il potere del controverso leader comunista János Kádár. Alla fine degli anni '80 l'Ungheria è alla testa del movimento per la dissoluzione del Patto di Varsavia e si orienta verso una democrazia multipartitica ed un'economia di mercato. In seguito al crollo dell'Unione Sovietica, nel 1991, l'Ungheria sviluppa legami più stretti con l'Europa occidentale. Nel 1999 entra a far parte dell'OTAN e il 1o maggio 2004 dell'Unione Europea. Con la Polonia, la Slovacchia e la Repubblica Ceca, il Paese forma il gruppo di Visegrado. (continua) (J.M.) (Agenzia Fides 17/7/2007; righe 55, parole 734)


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