VATICANO - Benedetto XVI recita l’Angelus dal Cadore: “Ogni buon cristiano sa che le vacanze sono tempo opportuno per distendere il fisico ed anche per nutrire lo spirito attraverso spazi più ampi di preghiera e di meditazione” - L’invito ai giovani per la Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney 2008

lunedì, 16 luglio 2007

Lorenzago di Cadore (Agenzia Fides) - “Ringrazio il Signore che anche quest'anno mi offre la possibilità di trascorrere alcuni giorni di riposo in montagna, e sono grato a quanti mi hanno accolto qui, a Lorenzago, in questo panorama incantevole a cui fanno da sfondo le cime del Cadore e dove è venuto più volte anche il mio amato Predecessore Giovanni Paolo II.” Con queste parole il Santo Padre Benedetto XVI si è rivolto domenica 15 luglio ai fedeli raccolti per l’Angelus presso il Castello di Mirabello, a Lorenzago di Cadore, nelle Dolomiti bellunesi, poco distante dalla villetta della diocesi di Treviso che ospita il Papa per un periodo di riposo.
Il Santo Padre, prima di recitare la preghiera mariana, ha sottolineato nel suo discorso i sentimenti della lode a Dio per il creato ed il significato delle vacanze: “Davanti a questo spettacolo di prati, di boschi, di vette protese verso il cielo, sale spontaneo nell'animo il desiderio di lodare Dio per le meraviglie delle sue opere, e la nostra ammirazione per queste bellezze naturali si trasforma facilmente in preghiera. Ogni buon cristiano sa - ha proseguito il Pontefice - che le vacanze sono tempo opportuno per distendere il fisico ed anche per nutrire lo spirito attraverso spazi più ampi di preghiera e di meditazione, per crescere nel rapporto personale con Cristo e conformarsi sempre più ai suoi insegnamenti.”
Richiamando la liturgia domenicale, con il brano evangelico del buon samaritano (cfr Lc 10,25-37), il Papa ha messo in evidenza che esso ci introduce “nel cuore del messaggio evangelico: l'amore verso Dio e l'amore verso il prossimo… Amare, dice Gesù, è comportarsi come il buon samaritano. Noi sappiamo, del resto, che Buon Samaritano per eccellenza è proprio Lui: pur essendo Dio, non ha esitato ad abbassarsi sino a farsi uomo e a dare la vita per noi. L'amore è dunque il ‘cuore’ della vita cristiana; infatti solo l’amore, suscitato in noi dallo Spirito Santo, ci rende testimoni di Cristo”.
Benedetto XVI ha quindi annunciato che il 20 luglio sarà reso noto il suo Messaggio per la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù, proprio sul tema: "Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni"(At 1,8). Quindi il Santo Padre ha invitato i giovani a prepararsi al grande appuntamento che avrà luogo a Sydney, in Australia, tra un anno: “Le comunità cristiane di quell'amata Nazione stanno attivamente lavorando per accogliervi e sono loro grato per gli sforzi organizzativi che stanno compiendo. Affidiamo a Maria, che domani invocheremo come Vergine del Monte Carmelo, il cammino di preparazione e lo svolgimento del prossimo incontro della gioventù del mondo intero, al quale vi invito, cari amici di ogni Continente, a partecipare numerosi.” (S.L.) (Agenzia Fides 16/7/2007 - righe 31, parole 444)


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