AMERICA/URUGUAY - “Il bene della vita di ogni essere umano è un valore costitutivo dell’ordine sociale”: appello della Chiesa uruguaiana contro la legalizzazione dell’aborto

martedì, 10 luglio 2007

La Paz (Agenzia Fides) - I Vescovi cattolici uruguaiani hanno fatto il loro pubblico appello ai legislatori del paese affinché non venga approvata la legalizzazione dell’aborto, prevista nel progetto di legge sulla Salute Sessuale e Riproduttiva, che è in corso di dibattito in Parlamento.
Secondo una nota del Presidente della Conferenza episcopale, mons. Carlos Collazzi, “i Vescovi dell’Uruguay riuniti in Assemblea, aggiungono le loro voci a quelle dei tanti uruguaiani che chiedono ai loro rappresentanti che le nostre leggi rispettino e tutelino il valore supremo della vita di tutti gli esseri umani, in tutte le fasi”. Nel documento si legge ancora che “su questo fondamento etico si costruiscono la dignità e la speranza di ogni famiglia e della nostra società”.
Per la Chiesa uruguaiana “l’ordinamento giuridico, basato sulla natura umana, non è arbitrario, né può essere soggetto agli eventi”.
In Uruguay, nonostante le origini di paese agnostico, l’aborto è sempre stato penalizzato con il sostegno dei due partiti tradizionali il 'Blanco' y 'Colorado', che fino a due anni fa si sono alternati al governo del paese.
La nota dei Vescovi si conclude con “l’invito alla sensibilità dei responsabili delle leggi sui diritti umani, che sono il fondamento di una società giusta e solidale”.
Il progetto che prevede la depenalizzazione dell’aborto è attualmente al vaglio di una Commissione del Senato e si calcola che a breve entrerà nella plenaria legislativa.
(AP) (10/7/2007 Agenzia Fides; Righe:22; Parole:253)


Condividi: