EUROPA - Nel 2006 “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha finanziato 5.100 progetti in parrocchie e diocesi di 137 paesi e ha aiutato 16.724 seminaristi di tutto il mondo

sabato, 30 giugno 2007

Madrid (Agenzia Fides) - L'Opera di Diritto Pontificio "Aiuto alla Chiesa Che Soffre" ha ricevuto durante l’anno 2006 più di 81 milioni di euro in donazione, con un incremento vicino al 10 per cento rispetto all'anno precedente, come afferma la Relazione dell'Anno 2006 che l'Associazione ha appena pubblicato. In una lettera indirizzata ai collaboratori e benefattori, il Presidente internazionale, Hans-Peter Röthlin, ed il direttore della Spagna, Javier Menéndez Ros, segnalano che "il 2006 è stato un anno buono. Certamente i numeri dicono qualcosa, ma non possono misurare l'amore, il vostro amore" che si è tradotto nel finanziamento di quasi 5.100 progetti in parrocchie e diocesi di 137 paesi.
In Africa, l'azione di ACS si è incentrato in modo speciale in Sudan, Repubblica del Congo ed Angola. I primi due paesi continuano a soffrire le conseguenze di lunghe guerre civili ed i cristiani sono vittime dell'oppressione e della discriminazione di buona parte della popolazione; mentre l’Angola, una volta terminata la guerra, ha bisogno dell'aiuto per ricostruire le infrastrutture ecclesiali distrutte durante il conflitto.
In Europa, i progetti sviluppati in Ucraina hanno raggiunto i 3,8 milioni di euro, mentre in Russia la quantità è vicina a 2,4 milioni di euro destinati alla Chiesa Cattolica, alla Chiesa Ortodossa e all'impulso del dialogo ecumenico tra le due Confessioni. Nel continente europeo sono stati anche significativi durante il 2006 gli aiuti destinati a Bosnia-Erzegovina e Croazia. Altri paesi prioritari nell'azione di ACS durante il 2006: Cuba, Haiti, Cina, Myanmar e Vietnam. Pakistan ed il Nord della Nigeria hanno riscosso grande importanza nel lavoro di ACS. Inoltre l’Opera ha continuato ad appoggiare la ricostruzione delle chiese e delle parrocchie dopo le grandi catastrofi degli scorsi anni, per esempio lo tsunami.
La maggior parte delle donazioni - il 29,8 per cento - è stato destinato a progetti di costruzione. Le offerte per le Messe rappresentano il 17,6 per cento degli aiuti; le iniziative di evangelizzazione il 16 per cento, e l'appoggio alla formazione basilare e continua di sacerdoti, religiosi e laici, il 14,2 per cento. Sempre durante il 2006, il 4 per cento delle entrate è stato destinato alla diffusione della Bibbia del Bambino, del Piccolo Catechismo 'Io Credo', ed altro materiale catechistico.
Tra i dati più significativi l'appoggio a 16.724 seminaristi di tutto il mondo per diventare sacerdoti e l’aiuto alla costruzione di 537 cappelle e chiese, per disporre di spazi adeguati alla celebrazione della Santa Eucaristia.
Nella lettera indirizzata ai collaboratori, si indica anche la grande speranza che è nata in Polonia dove, "dopo molti decenni nei quali loro stessi hanno sperimentato la solidarietà, i cattolici polacchi vogliono, a loro volta, essere solidali con la Chiesa che soffre in tutto il mondo". Perciò si è creato un nuovo Segretariato Nazionale (il diciassettesimo) che dopo un breve periodo di sperimentazione, si trova già in piena attività. La lettera si conclude con il desiderio che il 2007 sia ancora migliore del 2006 non "per noi, bensì per la Chiesa che soffre". (RG) (Agenzia Fides 30/6/2007; righe 28, parole 365)


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