ASIA/AFGHANISTAN - La presenza dei Gesuiti in Afghanistan risale al 1581

giovedì, 28 giugno 2007

Kabul (Agenzia Fides) - L’Afghanistan non è nuovo ai Gesuiti. Nel 1581 l’Imperatore Akbar portò con sé da Agra (vicino Delhi, India) un gesuita che facesse da precettore a suo figlio. Un anno dopo, Fratel Bento de Goes, alla ricerca del mitico Cathay, passò per Kabul e vi fece una breve sosta. Anche durante il XVIII secolo alcuni gesuiti si recarono in Afghanistan per brevi missioni.
Come riporta il Servizio Informazioni della Compagnia di Gesù, dopo un lungo periodo di tempo, nel dicembre 2002 due gesuiti furono inviati in Afghanistan per esplorare la possibilità, per i gesuiti dell’Assistenza dell’Asia Meridionale, di contribuire alla ricostruzione del paese martoriato dalla guerra. La visita iniziale, a cui ha fatto seguito una consultazione con il Prefetto Apostolico e con altre agenzie cattoliche, ha portato alla costituzione di un centro della Compagnia a Herat. La necessità di essere riconosciuto come ONG (organizzazione non governativa) ha portato il gruppo a registrarsi sono l’egida del JRS International.
La comunità, all’inizio soltanto due gesuiti, oggi conta 6 membri. La positiva esperienza di Herat, dove tramite l’Università sono stati offerti corsi di inglese, informatica e biologia, e dove è stata anche gestita una scuola tecnica, ha incoraggiato i gesuiti ad aprire un secondo centro a Bamyan, nord-ovest di Kabul. A Bamyan, oltre ai corsi di inglese e informatica, ci si occuperà in particolar modo dello sviluppo agricolo dell’area. L’arrivo di una comunità di suore come parte dell’iniziativa della Compagnia aggiungerà anche l’assistenza sanitaria (di cui si ha grandemente bisogno) all’opera portata avanti in Afghanistan. (S.L.) (Agenzia Fides 28/6/2007; righe 18, parole 262)


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