VATICANO - Le preghiere del cristiano in tutte le lingue: tedesco (IV) - Le radici cristiane dei Popoli d’Europa

martedì, 26 giugno 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - La Riforma protestante in Germania - La profonda motivazione della Riforma è il ritorno della cristianità alla sua purezza primitiva. Il nome più autorevole legato a questo evento è quello di Martin Lutero (1483-1546). Il cuore della sua dottrina risiede nella salvezza attraverso la fede, così come la presenta San Paolo nell’Epistola ai Romani. Le opere e la morale per lui non sono altro che un prodotto della fede. Sono dunque senza merito, in quanto tutto è dono di Dio. L’affare delle indulgenze è per lui occasione per pubblicare un manifesto, le 95 tesi, nelle quali sviluppa la sua dottrina evangelica. Così il 31 ottobre 1517 Martin Lutero affigge sul portale della chiesa di Wittemberg le sue 95 tesi che condannano la vendita delle indulgenze della Chiesa cattolica romana. Quell’avvenimento segna l’inizio della Riforma protestante e sconvolge l’evoluzione religiosa, culturale e politica della Germania. Scomunicato e messo al bando dall’impero, Lutero può, malgrado tutto, proseguire la sua azione grazie alla protezione di Federico il Saggio, Elettore di Sassia.
La denuncia di Lutero sugli abusi della Chiesa romana ha rapidamente ampie ripercussioni politiche e sociali. Nella maggior parte delle regioni tedesche (Assia, Svevia, Franconia, Turingia e Sassia) i contadini, sfruttati ed oppressi dall’aristocrazia terriera, si schierano dalla parte dell’opposizione religiosa al fine di fomentare un vasto sollevamento, chiamato “guerra dei contadini”, contro l’ordine stabilito. La rivolta, che comincia nel 1524, viene schiacciata nel 1525, non prima che Lutero abbia rinnegato gli insorti. Dopo tale scacco, il radicalismo religioso e sociale si manterrà vivace nelle sette anabattiste.
Sempre a caccia di occasioni per affermare la loro potenza di fronte all’imperatore risolutamente cattolico, e gelosi dei beni, dei poteri fiscali e della funzioni giuridiche della Chiesa, la maggioranza dei Principi tedeschi abbraccia il protestantesimo con grande entusiasmo.
L’imperatore Carlo Quinto deve allora far fronte alla doppia rivolta dei Principi luterani e delle città libere raggruppate nella lega di Smalkalde (1531-1547), e all’invasione massiccia dell’Europa del sud-est da parte dei Turchi. Al termine di una lunga ed accanita lotta fra cattolici e protestanti, la pace di Asburgo, firmata nel 1555, consacra la disfatta dell’unificazione religiosa dell’Impero voluta da Carlo Quinto: il luteranesimo è ormai riconosciuto come religione ufficiale nella gran parte dei Principati e delle città della Germania settentrionale e centrale, mentre la Germania del sud resta in maggioranze cattolica.
Le religioni in Germania - Le confessioni più diffuse in Germania sono quella cattolica e quella protestante, che contano rispettivamente circa 28 milioni di membri. Con più di 3 milioni di membri, i musulmani costituiscono, immediatamente dopo queste due, la comunità più numerosa. La comunità musulmana è costituita da una maggioranza sunnita e da una minoranza sciita e di alawiti. La comunità ebraica è la terza comunità religiosa nella Repubblica Federale Tedesca. Altre comunità sono la cristiano-ortodossa, quella induista, buddista e bahai. Complessivamente esistono in Germania oltre 160 comunità religiose diverse. Tuttavia le festività delle diverse comunità religiose, come la festa musulmana del Sacrificio o la Pasqua ebraica, non hanno lo status di giorno festivo.
Il nord ed il centro della Germania sono in maggioranza protestanti. La Baviera e la valle del Reno sono tradizionalmente cattoliche. Le guerre di religione hanno straziato i tedeschi nel XVII secolo durante la cosiddetta “guerra dei Trent’anni”. L’ex RDT è praticamente senza confessioni. Infine, l’Islam è praticato dalla comunità turca, concentrata nella Ruhr e a Berlino. (continua) (J.M.) (Agenzia Fides 26/6/2007 - righe 42, parole 565)


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