VATICANO - Papa Benedetto XVI invoca l’intercessione di San Giovanni Battista perché “anche ai nostri giorni la Chiesa sappia mantenersi sempre fedele a Cristo e testimoniare con coraggio la sua verità e il suo amore per tutti”

lunedì, 25 giugno 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Commemorare la nascita di San Giovanni Battista “significa in realtà celebrare Cristo, compimento delle promesse di tutti i profeti, dei quali il Battista è stato il più grande, chiamato a "preparare la via" davanti al Messia”. Con queste parole il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato all’Angelus di domenica 24 giugno la solennità della Nascita di San Giovanni Battista.
Il Pontefice ha sottolineato che “tutti i Vangeli iniziano la narrazione della vita pubblica di Gesù con il racconto del suo battesimo nel fiume Giordano ad opera di Giovanni”. La gente accorreva per ascoltare Giovanni Battista e farsi battezzare da lui, la sua fama crebbe a tal punto che molti si domandavano se fosse lui il Messia. Come sottolinea l’evangelista Giovanni, il Battista lo negò recisamente: "Io non sono il Cristo" (Gv 1,20). “Egli comunque - ha evidenziato il Santo Padre - resta il primo ‘testimone’ di Gesù, avendone ricevuto indicazione dal Cielo… Questo accadde quando Gesù, ricevuto il battesimo, uscì dall’acqua: Giovanni vide scendere su di Lui lo Spirito come una colomba. Fu allora che ‘conobbe’ la piena realtà di Gesù di Nazaret, e iniziò a farlo ‘conoscere a Israele’ (Gv 1,31), indicandolo come Figlio di Dio e redentore dell’uomo”.
“Da autentico profeta, Giovanni rese testimonianza alla verità senza compromessi - ha proseguito il Santo Padre -. Denunciò le trasgressioni dei comandamenti di Dio, anche quando protagonisti ne erano i potenti. Così, quando accusò di adulterio Erode ed Erodiade, pagò con la vita, sigillando col martirio il suo servizio a Cristo, che è la Verità in persona. Invochiamo la sua intercessione, insieme con quella di Maria Santissima, perché anche ai nostri giorni la Chiesa sappia mantenersi sempre fedele a Cristo e testimoniare con coraggio la sua verità e il suo amore per tutti”.
Dopo l’Angelus, pronunciando i saluti ai diversi gruppi linguistici dei pellegrini, Papa Benedetto XVI ha ricordato che nella domenica che precede la solennità dei Santi Pietro e Paolo, in Italia si celebra anche la “Giornata per la carità del Papa”, ed rivolto ai fedeli italiani ha detto: “vi sono vivamente grato per la preghiera e per il sostegno solidale con cui partecipate all’azione evangelizzatrice e caritativa del Successore di Pietro nel mondo intero”. (S.L.) (Agenzia Fides 25/6/2007; righe 25, parole 372)


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