VATICANO - La Chiesa Cattolica sospende gli aiuti ad Amnesty International dopo che l’organizzazione umanitaria ha cambiato la propria posizione sull’aborto

giovedì, 14 giugno 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - La Chiesa Cattolica non finanzierà più Amnesty International a causa delle posizioni prese dall’organizzazione per la difesa dei diritti umani riguardo all’aborto. La decisione è stata presa dopo che Amnesty ha ammesso l’accesso all’aborto per le donne vittime di violenze o il cui stato di salute possa mettere in pericolo la gravidanza. Il Vaticano ha accusato l’organizzazione di appoggiare l’aborto, di conseguenza ha annunciato di voler ritirare tutti gli aiuti economici che offriva.
“Era inevitabile” ha detto il Cardinale Renato Martino, Presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che ha denunciato “le lobbies internazionali che lavorano a favore dell’aborto e la propaganda che promuovono nell’ambito di quella che Giovanni Paolo II chiamava 'la cultura della morte'. Grazie a Dio il diritto all’aborto non è stato riconosciuto a livello mondiale” ha aggiunto. Il Cardinale ha lamentato che “è molto grave il fatto che una organizzazione così valida come Amnesty International ceda alle pressioni delle lobbies”. Widney Brown, uno dei dirigenti di Amnesty International, ha ricordato che muoiono ogni anno 68 mila donne come conseguenza di un aborto clandestino. Brown ha detto che la decisione è stata presa dopo la campagna internazionale contro la violenza sulle donne.
La Chiesa Cattolica considera l’aborto come un “omicidio” anche in caso si realizzi in seguito ad una violenza fisica. “E’ come definire un bambino nel ventre di sua madre un nemico, qualcosa che può essere distrutto” ha commentato il Cardinale Martino. Già nel 1996, il Vaticano aveva preso una misura simile nei confronti dell’Unicef, il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, accusato di promuovere l’aborto.
Anche la Chiesa australiana (vedi Fides 31/5/2007) ha recentemente annunciato una risposta completa e un documento dopo la decisione di Amnesty di sostenere la depenalizzazione dell’aborto, mentre gli studenti delle scuole cattoliche australiane parlano di dimissioni in massa. L’Opera di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha affermato di apprendere con grande dispiacere che Amnesty “ha proposto di favorire i diritti all’aborto in tutto il mondo come sua nuova missione”. (AP) (14/6/2007 Agenzia Fides; Righe:27; Parole:295)


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