Organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie dal 1927
New Delhi (Agenzia Fides) - I cristiani in India hanno fatto sentire la loro voce chiedendo, con un immenso corteo pacifico, il rispetto dei loro diritti e delle loro libertà di coscienza e di religione. La manifestazione tenutasi il 29 maggio scorso per le vie di Delhi e conclusa davanti al Parlamento federale, ha visto la partecipazione di oltre 4.000 persone, fra credenti, attivisti di movimenti per i diritti umani, religiosi, sacerdoti, suore, laici, dalit. Hanno sfilato, a tratti in silenzio, a tratti con canti e preghiere, per ricordare al governo e a tutta la nazione che i cristiani sono una minoranza che è parte integrante della nazione indiana e che hanno pieno diritto di cittadinanza.
Il corteo era aperto da un grande striscione che invocava “Stop alla violenza contro i cristiani” portato da molti leader di movimenti e associazioni come l’All India Christian Council e l’All India Catholic Union. “Il governo non può restare indifferente di fronte a questa strage di innocenti, lasciando spazio alle forze estremiste”, hanno detto riferendosi agli oltre 100 episodi di violenza su cristiani, registrati solo nel 2007.
Per partecipare al corteo, la gente è giunta a Delhi anche dagli stati di Himachal Pradesh, Madhya Pradesh, Maharashtra, Rajasthan, Punjab, Orissa e Andhra Pradesh. Erano presenti anche alcune vittime della violenza, spesso perpetrata da gruppi estremisti che seguono l’ideologia dell’Hindutva (“un popolo, un lingua, una nazione”). Coinvolte nella manifestazione anche organizzazioni non governative e associazioni che tutelano i diritti umani, che hanno aderito per partecipare alla difesa dei diritti delle minoranze e promuovere l’armonia sociale e intercomunitaria nel paese. I manifestanti hanno inviato una Lettera aperta alle autorità politiche, per chiedere che si fermi la violenza “contro una pacifica e piccolissima minoranza religiosa in India”.
I cristiani dell’India sono circa 25 milioni e, su una popolazione totale che supera il miliardo di persone, rappresentano circa il 2,5%. Sono molto presenti nel campo dell’istruzione e delle opere sociali, gestendo il 17% dei servizi di istruzione nel paese. Forniscono un servizio di alta qualità e possono giocare un ruolo chiave per la crescita culturale, sociale e politica della nazione. (PA) (Agenzia Fides 31/5/2007 righe 26 parole 261)
